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Scialorrea in gravidanza: cause, sintomi, rimedi

Fra i fastidiosi sintomi della gravidanza vi è la scialorrea, cioè una produzione eccessiva di salivazione che può risultare molto imbarazzante. Il problema è causato dalle fluttuazioni ormonali, in particolare dalla gonadotropina, e quindi vi è una ipersalivazione che riduce la possibilità di deglutire correttamente. In realtà, la scialorrea non è altro che un meccanismo di difesa per ostacolare l’acidità di stomaco, che a sua volta nasce dal reflusso gastroesofageo, stimolando l’aumento di progesterone.

Tipicamente la scialorrea si associa alle nausee del primo trimestre e avviene o a prima mattina o in tarda serata proprio quando le fluttuazioni ormonali sono maggiori. Nello specifico al minuto si forma molta saliva in bocca, così da provocare la necessità di sputare l’accumulo in eccesso, onde evitare che fuoriesca da solo, provocando inoltre un vero disgusto gravidico.

La percezione papillare può essere pari ad un sapore amarognolo o metallico che durante l’attesa nello specifico è definito con il termine disgeusia.

Generalmente questa ipersalivazione compare intorno alla sesta settimana gestazionale e si conclude alla tredicesima, perciò la scialorrea non è considerata come una vera patologia, ma come una problematica transitoria e quindi si tende a non prescrivere farmaci, soprattutto per gli effetti collaterali che potrebbero arrecare. Se però la quantità prodotta di saliva è realmente tanta, si può curare sotto parere specifico, con la fitoterapia o l’omeopatia.

Fra i rimedi più pratici, adottabili tranquillamente da ogni donna che soffre di scialorrea, vi sono delle accortezze che possono esser seguite. Ad esempio bere a piccoli sorsi acqua o succhi di frutta, oppure avere sempre a portata di mano qualche snack salato da sgranocchiare, capace di smaltire la salivazione in eccesso. O ancora succhiare il succo di un limone o un cubetto di ghiaccio, ma anche un ghiacciolo alla menta va bene, infine possono essere d’aiuto collutori e dentifrici naturali.