Durante tutto l’arco della gravidanza, il feto all’interno dell’utero si trova immerso nel liquido amniotico: dalla 14esima settimana di gestazione, perlopiù, è composto dall’urina fetale. Esso permette l feto di muoversi e attutire traumi esterni. Ma quando ci si rende conto che le acque si stanno rompendo? A volte non è facile rendersene conto, ma alcuni campanelli d’allarme o metodi per capirlo, anche se minimi, ci sono.
Parlando prettamente di gravidanza a termine, la PROM, ovvero rottura prematura delle membrane, a volte può essere problematica, causando infezioni e problemi neonatali, se non con profilassi antibiotica.
Per questo è importante capire, o almeno cercare di essere sempre attente alle perdite, da non confondere con urina.
Da non sottovalutare due fattori importanti:
-se sono piccole perdite potrebbe essere una rottura alta delle membrane, per questo bisogna usare un assorbente per valutare il tipo di perdita (urina o perdite vaginali);
– verificare quanti slip si cambiano nell’ arco della giornata.
Per essere chiari, i fattori di rischio sono rappresentati da:
– incontinenza cervicale
– polidramnios
– gravidanza multipla
– procedure invasive
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Cosa fare quando si rompono le acque? Ovviamente correre il più velocemente possibile al vicino ospedale: il bambino sta per arrivare!