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Reddito di cittadinanza, a rischio il pagamento di ottobre: la situazione

Reddito di cittadinanza, è caos: la situazione

Caos per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. Sarebbero infatti a rischio i pagamenti per il mese di ottobre, come comunicato dall’INPS, ma non per tutti. Ecco l’importante messaggio diffuso dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale destinato a tutti i beneficiari che hanno presentato domanda a marzo.

Ecco cosa si rischia

Per tutti coloro che hanno presentato domanda a marzo, quella del del 21 ottobre 2019 la scadenza entro la quale integrare l’istanza del reddito di cittadinanza presentata all’INPS. In caso contrario, si prevede la sospensione del pagamento a partire dalla mensilità corrente, dunque dallo stesso ottobre. Per integrare le domande, basterà accedere alla propria area personale sul sito dell’Inps.

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Il motivo

La causa di tale rischio nel pagamento del mese di ottobre è da rinvenire in un disagio tecnico dovuto alle modifiche introdotte dall’INPS nel momento in cui ha aggiornato il modulo di domanda. Dunque, per evitare di non ricevere il sussidio economico nel mese di ottobre, è necessario integrare la domanda di beneficio dal 4 ottobre al 21 ottobre e non oltre.

Cosa bisogna fare

Anzitutto, bisogna accedere alla sezione specifica dell’INPS (qui il link) e poi inserire i dati richiesti, dunque:

– protocollo della pratica RDC/PDC;
– codice alfanumerico ricevuto su sms o mail;
– codice fiscale.

Qualora il riscontro non dovesse andare a buon fine, il sistema restituirà il messaggio “Non è possibile procedere con la sottoscrizione delle dichiarazioni aggiornate in quanto i dati inseriti non sono corretti”. Qualora il riscontro sia stato positivo, cliccando sul tasto “CONTINUA” l’utente potrà accedere alla pagina per la sottoscrizione delle dichiarazioni.

Nell’apporre il flag richiesto, si richiede la verifica di tutte le dichiarazioni, onde evitare di incorrere nella responsabilità prevista dalla legge nel caso in cui si dichiari il falso. Come spiega l’INPS, infine, l’ultimo passaggio consiste nell’apporre la spunta sul riquadro in cui si dichiara di aver letto e preso atto dell’informativa privacy del modello “SR 180”.

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Entro e non oltre il 21 ottobre

Come specificato dall’INPS, i nuovi dati dovranno sussistere dalla data di presentazione della domanda originaria, quindi da marzo. Solo per le domande aggiornate entro il 21 ottobre sarà possibile l’erogazione della rata mensile del reddito o della pensione di cittadinanza spettante; per chi invece non presenterà l’aggiornamento dei dati entro tale data, l’erogazione del sussidio sarà sospesa fino all’acquisizione della dichiarazione.