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Ragadi al seno: cause e rimedi

Ragadi al seno

Le ragadi si diagnosticano a partire dal dolore al capezzolo durante e dopo la poppata; quando la mamma allatta è normale avvertire fastidio, ma se questa sensazione dolorifica continua è possibile evincere una micro-lesione. Il seno dopo l’allattamento subisce una serie di modifiche strutturali e ghiandolari fisiologiche, ma le ragadi rappresentano una piccola complicanza. Il dolore al seno in allattamento può essere sintomo di diverse patologie transitorie, come anche l’ingorgo o la mastite. Tuttavia curare le ragadi, anche con antidolorifici in allattamento (il Paracetamolo, ovvero la comune Tachipirina) non prescinde dalla prosecuzione dell’allattamento materno.

Ragadi

Cosa sono le ragadi? Le ragadi sono piccole escoriazioni o abrasioni che si verificano sul capezzolo durante l’allattamento al seno. Tra i sintomi delle ragadi abbiamo il sangue dal capezzolo, che in piccole quantità non reca danni al piccolo, che quindi può ingerirlo; esistono svariati rimedi per le ragadi al seno, ma il primo è correggere l’attacco del neonato. I taglietti, infatti, si creano perché il piccolo si attacca in modo scorretto; la forma e la posizione delle lesione ci indica anche la causa scatenante: le ragadi a taglio sono dovute a un attacco troppo superficiale; ragadi puntiformi sono sintomo di un bambino che apre poco la bocca durante la poppata; quindi aiutando il piccolo a un attacco corretto si risolve anche il problema della maggior parte delle ragadi.

Ragadi

Ragade

La migliore cura per le ragadi è lo stesso latte materno; esso infatti ha un forte potere cicatrizzante, e lasciandone una goccia a fine poppata sul capezzolo, risulta un rimedio della nonna per le ragadi efficacissimo. Nei rari casi in cui ciò non dovesse funzionare, come curare le ragadi? Un tempo si usavano le coppette d’argento, ormai cadute un po’ in disuso e sostituite da pomate e creme per le ragadi, facilmente reperibili in farmacie o sanitarie; per quest’ultime fare attenzione perché non tutte le pomate cicatrizzanti possono essere ingerite dal piccolo. Molto efficace è la lanolina, meglio se pura e senza conservanti o additivi.