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Quoziente intellettivo neonatale: l’ influenza degli ormoni tiroidei

La tiroide è una ghiandola endocrina (quindi secernente ormoni) che si trova nel collo. Proprio i disturbi della tiroide in gravidanza fanno in modo che sia molto importante il controllo dell’ assunzione di iodio. Proprio un ultimissimo studio ha messo in evidenza una particolare correlazione tra livello di ormoni tiroidei materni in gravidanza e modifiche del quoziente intellettivo neonatale.

Lo studio retrospettivo è stato ben definito in occasione del 97° “Annual Meeting of the Endocrine Society” tenuto a San Diego. Attualmente, una forma di ipotiroidismo in gravidanza viene sempre curato e tenuto sotto controllo da terapia farmacologica, ma non sempre un trattamento del genere può essere favorevole a 360 gradi.

Infatti, la tiroide potrebbe vivere negativamente questo trattamento talvolta praticato verso l’ eccesso. Infatti, nell’ ENDO 2015 il medico e ricercatore olandese Tim Korevaar ha proprio affermato che durante la gravidanza il valore degli ormoni tiroidei deve essere tenuto strettamente sotto controllo.

Lo studio è stato condotto su 3839 donne in gravidanza, alle quali è stato consigliato un esame del sangue per gli ormoni tiroidei (ft4 e TSH) tra la 9 e la 18 settimana di gestazione e la valutazione del Quoziente Intellettivo nei figli delle stesse donne in un’ età dai 5 agli 8 anni.

I risultati? Nei bambini con madri che presentavano elevati livelli di fT4 sono stati riscontrati valori di QI inferiori rispetto ai valori nella norma. Curioso è stato scoprire che, invece, non si è presentata alcuna correlazione tra i valori del TSH (altro ormone ipofisario basilare nel feedback tiroideo) e le capacità infantili dei bambini sotto esame.

Il consiglio è proprio quello di tenere sotto controllo i valori degli ormoni tiroidei proprio per garantire quell’ equilibrio necessario al mantenimento del benessere materno e fetale a tutto tondo, anche chiamando in causa uno specialista endocrinologo.