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Quanti mesi di tentativi servono per concepire?

Convenzionalmente si dice che dopo 12 mesi di tentativi falliti, con rapporti sessuali liberi e frequenti, si possa parlare di infertilità di coppia. Altri medici meno allarmisti allungano a 24 mesi. In realtà, l’esperienza insegna che può bastare un mese oppure possono volerci degli anni per avere un figlio, senza che ci sia alcun problema di fertilità. Si è infatti calcolato che dato gli innumerevoli fattori concomitanti coinvolti nel processo del concepimento, le probabilità di concepire un bambino ad ogni rapporto nei giorni fertili sono solo del 20%.

Il presupposto fondamentale perché avvenga un concepimento è che ci sia un ovocita e uno spermatozoo. Condizione basilare ma non sufficiente di per sé a concepire.

Difatti, pur sapendo esattamente che l’ovulazione è in atto (cosa difficile da accertare a meno che non si visualizzi già un corpo luteo in ecografia) non sarà un’ovocita qualunque a essere fecondato. Se tutto funziona correttamente il corpo renderà disponibile alla fecondazione solo un ovocita perfettamente sano da un punto di vista genetico e cromosomico. Ma anche avendo un ovocita sano e pronto e un rapporto tempestivo, sono necessarie altre condizioni.

Gli spermatozoi a loro volta devono essere sani e forti in modo tale che almeno uno arrivi al cospetto dell’ovocita. Ma anche spermatozoi sani e forti testati allo spermiogramma possono esseri distrutti da un Ph vaginale troppo acido o addirittura da anticorpi anti-sperma, o fermati da una ostruzione tubarica.

Pur ammettendo infine che le condizioni biologiche siano ottimali, che l’ovulazione sia in atto, che gli spermatozoi siano sani e forti e che nulla ostacoli il loro arrivo al cospetto dell’ovocita, si deve tenere conto di un fenomeno chiamato compatibilità genetica. Vale a dire che in qualche modo l’ovocita deve scegliere lo spermatozoo geneticamente più compatibile, quello con il quale la formazione di un nuovo individuo “potrebbe funzionare”. Un po’ come due persone che si innamorano e si scelgono decidendo di unirsi e andare a vivere assieme.

Ma non è finita. Una volta che spermatozoo e ovocita si sono innamorati e uniti con tutti i buoni propositi, questa convivenza deve anche funzionare. Ci sono ancora tantissime reazioni cellulari che devono avvenire alla perfezione, affinché lo zigote cresca sano e si moltiplichi, annidandosi nell’utero che deve accoglierlo, nutrirlo e sostenerlo. Per fare questo è necessario che la donna sia in una condizione biologica e ormonale favorevole e questo dipende anche strettamente dal suo stato psicologico, i cui problemi sono molto più vasti e complessi da analizzare. Molti concepimenti si concludono prima ancora dell’annidamento o durante quest’ultimo e la donna non sa nemmeno di aver avuto un aborto precoce, dato che in questi casi le mestruazioni arrivano regolarmente nella data in cui erano attese.

In conclusione, si può dire che dato la molteplicità di fattori concomitanti che devono verificarsi perché una gravidanza attecchisca e vada a buon fine, non c’è da stupirsi né da allarmarsi quando ci vogliono più tentativi del previsto. Di sicuro dopo un anno di tentativi frequenti (tre o quattro volte a settimana) degli esami per l’infertilità di coppia potranno escludere o meno la presenza di eventuali problemi fisici. In assenza di questi non resta che aspettare e magari programmare la gravidanza al meglio.