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Quando l’aerosol è veramente utile

Aerosol troppo inflazionato? A leggere qua e là il parere degli esperti del settore sembrerebbe proprio che in Italia si faccia un uso esagerato delle terapie a base di farmaci cortisonici e mucolitici inalati con l’aerosol per curare la tosse e il raffreddore dei nostri bambini.

Malanni di stagione comuni per i quali l’aerosol non avrebbe un’utilità eccessiva; addirittura l’utilizzo prolungato, per esempio, del cortisone causerebbe fastidi alla mucosa, dalle semplici irritazioni alla rottura delle mucose nasali. Meglio la soluzione fisiologica? Sicuramente meno dannosa ma anche da questa non aspettiamoci i miracoli. Ma allora quando è davvero necessario e, soprattutto, utile fare l’aerosol ai nostri piccoli malati?

Per esempio quando è necessario somministrare farmaci che dilatano i bronchi per curare il broncospasmo oppure, se questo è cronico, per inalare cortisonici. In presenza di laringiti gravi tali da richiedere il ricovero può esserci la somministrazione ospedaliera di adrenalina; oppure, sempre in ospedale, l’aerosol viene usato per antibiotici e altri farmaci necessari a curare la fibrosi cistica.

Dunque ben altro che una semplice tosse o un naso che gocciola… In questi casi sono in molti a consigliare cure alternative all’aerosol, tipo il paracetamolo come antidolorifico e un decongestionante. E poi far bere molto, mantenere l’ambiente ben umidificato e pulire spesso il nasino con una soluzione fisiologica (vedi anche Rimedi naturali contro la tosse del bambino).