Nell’utero il bambino riceve continuamente stimoli ed informazioni provenienti sia dall’esterno che dal proprio corpo e quello materno. Lentamente il feto inizia a percepire e a distinguere i vari input, nonostante non ne sia completamente consapevole. Quando inizia il bambino a sentire i primi suoni esterni? Nello specifico, l’apparato uditivo si sviluppa totalmente dopo le 24 settimane di gravidanza, nonostante sin a partire dalle 16 il piccolo inizia a percepire i primi rumori.
È curioso sapere che, ad esempio, l’ambiente dell’utero è ricchissimo di informazioni, specialmente acustiche.
Molti saranno i suoni ed i rumori che circonderanno il piccolo dentro “la pancia” di mamma.
Il suono che si mantiene sempre è forte, frequente ed intenso: il battito cardiaco della mamma. Ma a questo suono, se ne aggiungono degli altri: quelli legati ai movimenti materni, quelli intestinali materni e i rumori collegati alle risonanze ossee.
Il bambino non riceve esclusivamente delle informazioni dall’interno del corpo materno, ma anche delle informazioni dall’esterno, nonostante siano attenuate da quanto proviene dal corpo della madre e, soprattutto, dal liquido amniotico.
Infatti, l’essere immersi nel liquido amniotico provocherà il cosiddetto “rumore bianco”, ovvero un suono privo di ritmicità (per intenderci: il suono che sentiamo quando ci immergiamo in acqua). È lo stesso suono che se fatto sentire ai bambini dopo la nascita, con molte probabilità, li tranquillizzerà.
Inoltre, la musica che viene fatta ascoltare dall’esterno (o anche la voce dello stesso papà) sarà quella che rilasserà o agiterà il feto, sin dal secondo trimestre di gravidanza nel momento stesso in cui vengono sottoposti a tale stimolo acustico.