Lo svezzamento indica che il bambino, oltre ad iniziare a mangiare in modo più solido, è finalmente anche capace di stare seduto: il passaggio dall’alimentazione liquida a quella più consistente segna quindi pure un cambiamento fisico riguardo le capacità del piccolo. Ovviamente il figliolo, non nutrendosi più soltanto di latte, non ha bisogno di continuare ad assumere una posizione distesa per mangiare, ma deve riuscire a mantenersi dritto e correttamente accomodato sul seggiolone per la pappa.
In commercio ce ne sono di diverse tipologie, da quelli meno ingombranti, a quelli che magari si abbinano con il colore della cucina di casa.
Ma fra tutti i modelli è importante che ci siano delle caratteristiche comuni, ossia che sia facile da pulire, grazie ai pezzi sganciabili senza molta fatica, che possano esser disinfettati tranquillamente, asciugandosi poi in poco tempo.
Con chiusura, affinché il piccino non possa cadere lateralmente, e nemmeno al di sotto della sua seduta, insomma ci deve essere un blocco come delle cinture o anche dei paletti in legno che fermino il pancino del bimbo e allo stesso tempo gli facciano passare le gambe nel mezzo. Infine, deve essere robusto e ciò non va sottovalutato perché il peso del figliolo va retto bene, in quanto la sua massa corporea aumenta costantemente dai 5/6 mesi ai 3 anni.
I seggioloni per la pappa possono essere:
La scelta del seggiolone resta personale, in commercio ce ne sono di colorati e pieni di disegni per stimolare l’appetito, o con giochini per il bebè, il quale ovviamente sarà lui a sedersi e a mantenere una posizione eretta per mangiare. Il seggiolone dovrà non solo reggere il peso del piccolo, che negli anni aumenterà costantemente, ma sarà anche il luogo dove verranno fatti esperimenti e peripezie culinarie da parte del bambino, sarà quindi un oggetto che subirà costanti capricci alimentari e si sporcherà di continuo.