Il neonato allattato al seno non ha bisogno di bere acqua perché il latte materno è completo e dissetante, il piccolo che prende quello artificiale invece l’ assume nel momento in cui viene formulato il biberon. E’ pur vero che con il caldo un bebè che ha iniziato lo svezzamento parziale con le pappe potrebbe già iniziare ad abituarsi a bere dell’acqua porgendogliela a piccoli sorsi su di un cucchiaino. All’inizio potrebbe rifiutarla perché abituato ad assumere come unico liquido il latte, ma col tempo, eliminato totalmente il seno, oppure con la stessa crescita, sarà proprio lui a chiedere di dissetarsi.
Le acque non sono tutte uguali, c’è bisogno di una maggiore accortezza per quelle che devono esser date ai lattanti. Infatti, l’acqua del rubinetto non è indicata per i neonati ed è quindi da evitare per la formulazione del latte artificiale perché è ricca di fluoro: vi sono possibili contaminazioni come l’uso di acque sotterranee e superficiali, processi di potabilizzazione con il cloro ed eccesso di nitrati. Soltanto dopo i 24 mesi può iniziare ad essere assunta.
L’acqua in bottiglia è indicata per i biberon di latte artificiale, bisogna però prendere in considerazione un parametro importante, esso è il residuo fisso. Questo valore serve a distingue un’acqua minimamente minerale da quella oligominerale o ricca di minerali ed è in genere riportato sulla confezione della bottiglia assieme al calcio contenuto.
Destinata a dei bambini deve essere un’acqua a basso contenuto di minerali, nitrati, solfato, arsenico, fluoro. E’ importante che quindi un’apporto eccessivo di questi minerali sia evitato nei bimbi fino ai 5 anni di età per evitare un sovraccarico da parte dei reni che non hanno ancora raggiunto la loro completa attività. E’ comunque importane dissetare i figlioli, specie se fanno molto movimento durante i mesi estivi per evitare la disidratazione.
Per i lattanti va ribadita la necessità di acquistare acque microbiologicamente pure, ossia che non provengono da ambienti inquinati, ciò è prescritto per legge e deve essere riportato sull’etichetta della bottiglia, dove in genere per indicare l’esattezza per il preciso utilizzo nei preparati dei più piccoli, vi è anche la foto di un bambino.