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Pubalgia in gravidanza: che cos’è, come riconoscerla e quali sono i rimedi

Sono moltissimi i cambiamenti a cui è sottoposto il corpo di una donna durante la gravidanza e, in alcuni casi, questi possono portare a disturbi e fastidi. In particolare, per adeguarsi alla crescita del bambino il bacino subisce cambiamenti importanti, che possono portare al problema della pubalgia.

Dolori al pube in gravidanza: cos’è la pubalgia

Caratterizzata da dolore localizzato nella zona di pube, inguine e dell’interno coscia, la pubalgia è una malattia legata alla muscolatura che può affliggere diversi tipi di persone, dagli sportivi alle donne in gravidanza. Il suo sintomo principale è il dolore, che può manifestarsi sia in modo lieve, in particolar modo al mattino, oppure in modo improvviso. Quando la pubalgia è particolarmente grave può essere invalidante, impedendo il normale svolgimento delle attività quotidiane, in particolare della deambulazione. Questa condizione può presentarsi anche durante la gravidanza, in particolare verso il sesto mese.

Perché viene la pubalgia e come riconoscerla

Non è raro che durante la gravidanza si presenti la pubalgia, conosciuta in questo caso anche come Sindrome dell’anello pubico o Sindrome di Lacomme. Il motivo è che il bacino deve adeguarsi alla crescita del bambino, cosa che comporta modifiche nel corpo della mamma sia a livello articolare che di strutture anatomiche. Con l’aumento del peso del piccolo e lo spostamento del baricentro più in avanti rispetto al normale, possono presentarsi dei dolori da non sottovalutare nella zona pubica e all’interno della coscia. Una visita dal fisioterapista o dall’osteopata può essere molto utile per tenere sotto controllo il range di movimento e la struttura ossea e muscolare del bacino.

Rimedi contro la pubalgia in gravidanza

Esistono dei metodi degli accorgimenti per poter ridurre la pubalgia in gravidanza. Vediamo quali sono i migliori rimedi per alleviare il dolore causato da questa malattia:

  • Quando si sta sdraiate, è meglio avere un supporto, nella forma di un cuscino, che possa supportare la zona interessata.
  • Cambiare la propria routine durante la vestizione può essere strategico per non andare a sforzare troppo le zone colpite dai dolori: meglio stare sedute quando ci si infila calze, gonne o pantaloni, così da non mettere sotto sforzo gli arti singolarmente.
  • Quando si scende dall’auto, invece, meglio non divaricare le gambe: anche se è effettivamente più veloce questo movimento apparentemente semplice può provocare molto dolore a chi soffre di pubalgia.
  • Chiedere consiglio al proprio medico su come alleviare il dolore e attenuare i sintomi con costanti esercizi di ginnastica dolce, soprattutto da svolgere in acqua.