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Pressione bassa in gravidanza: quando è normale e quando preoccuparsi

Gravidanza: la pressione bassa

La pressione bassa in gravidanza è un disturbo molto frequente. Ma come riconoscerla? Siamo in presenza di questo problema quando i valori di pressione arteriosa a riposo sono inferiori a quelli considerati “normali”. Quest’ultimi sono quelli compresi tra 90/60 mmHg a 129/84 mmHg. Dunque, in presenza di valori inferiori a 90/60 mmHg, si può parlare di ipotensione. La pressione bassa in gravidanza è tutt’altro che un fenomeno raro, e questo dipende dai cambiamenti ormonali a cui è soggetta una donna in dolce attesa. Cerchiamo quindi di fare luce sull’ipotensione nel periodo della gestazione e sulle sue cause.

Pressione bassa in gravidanza: quali sono le cause?

La pressione bassa durante la gravidanza dipende da una produzione di progesterone maggiore. Si tratta dell’ormone che garantisce al feto il giusto afflusso di sangue che ne consente lo sviluppo nel corso dei nove mesi. Dunque la pressione bassa in gravidanza è la naturale conseguenza di un processo fisiologico. Questo non deve preoccupare la gestante, la quale però deve stare attenta ad alcuni accorgimenti di cui vi parliamo in seguito.

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Rischi della pressione bassa in gravidanza

Nonostante la pressione bassa durante i nove mesi di attesa sia assolutamente normale e probabile, esistono dei fattori di rischio che la rendono possibile. Si tratta di elementi che il ginecologo che ha in cura la gestante deve prendere in considerazione. Stiamo parlando della presenza di malattie ormonali, come il diabete o il morbo di Addison, ma anche della presenza di disturbi di tipo cardiaco. In questo caso leggere aritmie o la riduzione della frequenza cardiaca (al di sotto dei 60 battiti al minuto), sono dei fattori di rischio. A favorire la comparsa dell’ipotensione in gravidanza è anche una dieta povera di vitamina B12 e folati, così come la tendenza a soffrire di anemia. Infine, fattore di rischio è sicuramente la tendenza ad avere sempre la pressione bassa, anche prima della gravidanza.

Donna in gravidanza

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Gravidanza: quando compare la pressione bassa e quanto dura

L’ipotensione o pressione bassa in gravidanza compare già dalle primissime settimane, ed è di tipo lieve. Questa situazione tende ad andare avanti fino alla fine del secondo trimestre di gestazione. Nel terzo trimestre della gravidanza, invece, i valori della pressione arteriosa ricominciano pian piano a salire. Con l’avvicinarsi della data presunta del parto, questi tornano più o meno ad essere come quelli precedenti alla gravidanza.

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Pressione bassa in gravidanza: i sintomi e i comportamenti sbagliati

I sintomi della pressione bassa nel corso della gravidanza possono essere capogiri, vertigini, debolezza, senso di svenimento, nausea, stanchezza, cefalea, palpitazioni, aumento del senso di sete, visione offuscata. Quest’ultimo sintomo tende a manifestarsi in particolar modo quando la gestante passa dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta. Dunque, per non aggravare questo problema, bisogna cercare di evitare di alzarsi in modo repentino. Tra i comportamenti che aggravano questa problematica, troviamo anche la posizione supina, da evitare nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza. Questo avviene perché il maggiore peso dell’utero va a comprimere la vena cava inferiore. Il feto infatti, soprattutto nell’ultimo trimestre, può premere su questa vena che ha l’importante compito di spingere il flusso sanguigno dalle gambe al cuore. Dormendo sul lato sinistro, la circolazione migliora così come anche l’apporto delle sostanze nutritive al bambino. Anche le abitudini alimentari possono incidere sulla pressione in gravidanza, e l’ipoglicemia e la disidratazione incidono sul volume di sangue che circola nell’organismo. D’altro canto anche mangiare troppo fa abbassare la pressione dopo i pasti, e dunque il consiglio è quello di mangiare poco e spesso. Altro comportamento che può far scendere la pressione è stare troppo tempo in piedi in posizione statica. A portare all’ipotensione può essere anche una carenza di ferro, che è frequente durante la gestazione. Infine, anche le alte temperature possono portare alla pressione bassa in gravidanza. Nel video che segue, l’ostetrica Paola Scavello del Centro Medico Santagostino spiega come affrontare il caldo in gravidanza, che può portare ad ipotensione.

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Rimedi contro la pressione bassa in gravidanza

Per evitare dei cali di pressione, ci sono alcune cose che la gestante può fare. La prima è evitare di alzarsi troppo velocemente quando si sta sdraiate. È molto importante sdraiarsi sul fianco sinistro per dormire la notte e riposarsi. In tal modo si favorisce il ritorno sanguigno al cuore. Per limitare la pressione bassa è importante mangiare poco e spesso e bere molto. Può essere di aiuto alle gestanti indossare delle calze elastiche compressive, le quali favoriscono il ritorno venoso al cuore dagli arti bassi. È anche di aiuto assumere degli integratori di ferro, a seguito di una disposizione medica. La ginecologa Stefania Piloni nel video in basso spiega alcuni rimedi per prevenire l’ipotensione.

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Pressione bassa in gravidanza: quando preoccuparsi?

Sebbene la pressione bassa sia frequente nel corso della gravidanza, ci sono delle situazioni in cui è importante contattare il proprio medico. Questo nel caso di forti cefalee (mal di testa), svenimenti continui, vomito intenso, polso molto rapido, dispnea, intorpidimento di alcune parti del corpo, dolore al petto. Nel video che segue Enrico Agabiti Rosei, Ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli studi di Brescia, parla dell’utilità di misurare la pressione a domicilio per una donna in gravidanza.

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Assunta De Rosa