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Polarity therapy: cos’è e a cosa serve in gravidanza

La polarity therapy o il massaggio polare è una particolare tecnica utilizzata per la prima volta da un medico austriaco, con la finalità di far raggiungere alla persona il benessere completo e la totale del proprio corpo e spirito, attivando le risorse energetiche del proprio corpo. La polarity therapy trova largo utilizzo anche in gravidanza. Nonostante non sia stata pensata per questo momento della vita di una donna, sono tantissimi i benefici che la futura mamma potrebbe ottenere, soprattutto senza alcun tipo di rischio o pericolo.

Secondo questa tecnica, ispirata a precise filosofie di vita orientali (l’Ayurveda), il massaggio, o più precisamente il contatto, da parte dell’ operatore è finalizzato a raggiungere specifici distretti corporei che, secondo queste scuole di pensiero, sono coinvolti in piccoli campi elettromagnetici tra i quali avviene un continuo scambio di energia.

Nello specifico, il corpo può essere diviso in tre parti (superiore, centrale ed inferiore) che corrispondono ai poli positivo, negativo e neutro ed esiste una corrispondenza inevitabile tra corpo ed elementi vitali:etere, acqua, terra, fuoco e aria.

Si tratta esattamente di un lieve massaggio (il corpo viene anche semplicemente sfiorato dalle mani dell’operatore) che metta in contatto le diverse ed opposte polarità affinché possa essere raggiunto l’equilibrio sperato.

Sono tanti i risvolti positivi della polarity Therapy: riduzione insonnia, dolori sacrali e lombari, rilassamento per contrattilità uterina inopportuna o precoce e altre “disarmonie” (non patologie) che possono essere ricondotte all’equilibrio con questa tecnica.

Allo stesso tempo viene utilizzata da vari ostetrici per le presentazioni podaliche, per riattivare travagli bloccati o per aiutare la progressione fetale nel canale del parto ed aiutare nei casi di oligoidramnios, cioè scarso liquido amniotico.

Non è raro l’utilizzo della polarity therapy anche nel puerperio per il ristabilimento dello stato pre-gravidico, evitando disordini psicologici propri del puerperio.

Non tutti i servizi ospedalieri offrono la polarity therapy, ma potrebbe capitare nel corso della raccolta di nuove evidenza scientifiche che ci sarà l’accoglienza di queste nuove metodiche anche nelle cliniche e nelle sale parto nella maniera più diffusa e sicura possibile.