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Plagiocefalia neonatale: cos’è?

Le ossa del neonato sono morbide, così che la rigidità si acquisisce con il passare del tempo. Questa “elasticità” indurrà, specialmente nel cranio, ad una serie di deformazioni sulla base di posizioni non propriamente adatte, assunte non solo nei primi giorni di vita ma anche e soprattutto nella vita intrauterina.

Plagiocefalia è il termine preciso con cui si indicano queste deformazioni della testa del piccolo neonato nei primi mesi di vita. Naturalmente incidono su questo fenomeno due fattori molto importanti: la postura, come già detto, e naturalmente anche il peso.

La plagiocefalia è assolutamente comune così che non rappresenta assolutamente un motivo per allarmarsi: non viene considerata una situazione patologica. Anzi, oltre il 40 % dei neonati, specialmente durante le gravidanze gemellari, presentano questa forma di asimmetria da considerare quasi come conseguenza stessa di una postura mantenuta per tutta la gestazione o quasi.

Tra le altre cause della plagiocefalia c’è proprio una forma di torcicollo neonatale correlato alla tensione del muscolo del collo sternocleidomastoideo. Infatti a causa di tale tensione muscolare il bambino preferirà una posizione precisa rispetto alle altre. Anche il divieto di far dormire il bambino prono o di lato per evitare la SIDS ha fatto sì che la plagiocefalia sia diventata un passaggio obbligato per la vita di ogni individuo.

Proprio negli ultimi anni sono state definite delle regole di base per rimediare a questa alterazione:

  • Ruotare la testa del bambino spesso, proprio per non esercitare il peso della testa esclusivamente su un lato;
  • Nei casi più evidenti, può essere fatto uso di alcuni caschi ortopedici nonostante non sia esistente una evidenza scientifica resa nota dagli studi;
  • Attendere anche la motilità più libera del neonato che rimedierà spontaneamente con proprie rotazioni del capo a tale deformazione.

E’ importante, comunque, non confondere assolutamente la plagiocefalia con le altre forme di deformazioni craniche: scafocefalia, trigonocefalia, pachicefalia o brachicefalia.

In conclusione, non è necessario allarmarsi: basterà semplicemente da parte dei genitori una certa attenzione nel far mantenere una data posizione al bambino evitando le “posture viziate”, ricordando sempre di avere una buona dose di accortezza nel sistemare la testa neonatale proprio perché all’ interno della scatola cranica si trova il cervello.