Quando si hanno figli, specie se appena nati, ogni anomalia o stranezza può diventare, per i genitori, fonte di preoccupazione, talvolta anche ingiustificata. Sono le urine dei neonati, in particolare, a destare sconforto in mamma e papà. Colore, frequenza: scopriamo insieme quando è lecito preoccuparsi di fronte alla pipì dei nostri figli.
Innanzitutto, è bene sottolineare che fino ai sei mesi di età l’unica fonte di nutrizione e di idratazione per un bambino è quella del latte materno. Solitamente, l’acqua inizia ad essere data al piccolo a partire al sesto mese.
Il latte è composto dall’80% di acqua, quindi è cosa assolutamente normale che il bambino faccia la pipì per espellere gli scarti dei liquidi ingeriti. In genere un bebè fa la pipì a intervalli compresi fra una e tre ore, oppure generalmente ogni quattro/sei ore.
Ricordate che se le temperature esterne solo molto calde, o se il piccolo ha la febbre, la frequenza delle urine si può ridurre drasticamente anche della metà. In quel caso state tranquilli, si è ancora nel campo della normalità.
Quando allarmarsi, allora? Se il neonato mentre fa la pipì lamenta dei fastidi o dei leggeri dolori, rivolgetevi subito al vostro pediatra di fiducia. L’unico modo che il piccolo ha modo di comunicare con voi è il pianto, quindi assicuratevi che mentre urina non pianga.
Il colore è un altro fattore che spaventa e preoccupa i genitori. Che colore deve avere la pipì? Il colore dell’urina è anzitutto indice della sua concentrazione: se la colorazione è giallo chiaro allora il bambino sta bene e beve a sufficienza.
Dovete preoccuparvi quando il vostro piccolo lascia macchie rosse all’interno del pannolino. In quel caso il sangue potrebbe arrivare da ferite cutanee per via di un eritema o infezione da pannolino, oppure la causa potrebbe essere più grave tanto da consultare un medico.