foto_neonato dorme in pigiama

Pigiama neonato: come deve essere

Quando nasce un bambino una delle prime preoccupazioni dei neo genitori è sicuramente quella di capire come e quanto coprire il neonato. Sapete quali sono le caratteristiche più importanti di un pigiama da neonato? Come deve essere il pigiama del nostro piccolo per risultare comodo e sicuro?

Anche se il nostro bambino, durante i suoi primi giorni e mesi, ha uno stile di vita piuttosto statico, è bene abituare da subito il piccolo ad avere un abbigliamento comodo, ma diverso per il giorno e la notte.

Durante le ore notturne è bene che il piccolo riposi nella sua culletta con il suo pigiamino, sia per ragioni igieniche, sia di sicurezza.

Il pigiama è un indumento che un neonato dovrebbe indossare anche d’estate, l’importante è che sia confortevole e garantisca un piacevole riposo notturno.

Una delle caratteristiche più importanti è sicuramente il tipo di materiale dal quale è composto. Le fibre naturali come il cotone, la seta, il lino e la lana sono da preferire per evitare allergie.

In commercio si trovano ormai pigiami ed altri indumenti in fibre organiche e biologiche. Se decidete di optare per i tessuti di nuova generazione, dovete assolutamente considerare la provenienza del materiale e il luogo nel quale è stato prodotto. Talvolta anche un indumento con un costo molto alto, o di brand alla moda, può essere di pessima fattura e avere una provenienza dubbia.

Il tessuto deve essere adatto alla pelle del bambino e adattato alla stagione. Nei periodi caldi è bene utilizzare il cotone, un tessuto in grado di trasmettere una sensazione di freschezza, mantenendo ben ventilato il corpo. Il cotone allo stato grezzo, cioè la flanella, è, invece, utile nelle giornate o nei periodi più freddi. Il cotone ha una buona capacità di assorbimento e un’ottima resistenza. Può essere lavato alle alte temperature, come spesso è necessario fare per gli indumenti dei neonati, con macchie difficili da togliere come quelle di cacca.

Per la stagione calda può essere utilizzato anche il lino, una fibra antiallergica che lascia traspirare ancora più liberamente la pelle. Tuttavia in commercio si trovano pochi pigiami in lino, sia per i costi più alti, sia per la tendenza a stropicciarsi che lo rende meno piacevole alla vista.

Nei peridi più freddi la lana produce un calore attivo, in grado di mantenere costante la temperatura corporea.

Quando fa freddo anche la ciniglia o il pile sono indicati per la loro morbidezza e la capacità di scaldare.

In ogni caso è bene preferire tessuti di colore bianco o comunque chiari, per essere certi che le fibre non siano state sottoposte a colorazioni, che possono essere allergizzanti o impedire alla pelle di traspirare. Se non possiamo proprio rinunciare ai colori vivaci, prima di farli indossare al bambino laviamoli accuratamente, tenendoli qualche ora a mollo con un prodotto igienizzante e antibatterico, poi sciacquiamoli accuratamente e facciamoli asciugare bene.

Affinché il piccolo sia libero di muoversi e stia comodo e ben coperto scegliamo taglie giuste.

Un pigiama troppo stretto, così come uno troppo largo, potrebbero incidere sul riposo del bambino.

Le indicazioni sulle etichette, espresse in mese e in chili ci possono aiutare ad identificare la taglia adatta a nostro figlio, nel caso in cui non siano abbastanza indicative, possiamo chiedere aiuto al personale del negozio. In commercio si trovano ormai, con relativa facilità, anche le taglie zero, per i bimbi prematuri o particolarmente piccoli.

Meglio evitare i pigiami con applicazioni di piccole parti, come nastrini, perline, ecc, che, soprattutto durante la notte, possono rappresentare un pericolo.

Anche nei periodi più caldi, sarebbe bene non mettere il pigiama a diretto contatto con la pelle, se il caldo è davvero esagerato si può decidere di far dormire il piccolo direttamente con il body intimo.

In sintesi preferiamo pigiami semplici e comodi, soprattutto durante la notte, dobbiamo scegliere indumenti composti da tessuti che ci permettano di rispettare e proteggere la sua pelle per favorire un buon riposo notturno che incide anche sulla salute del neonato.