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Piedi gonfi in gravidanza: cause, rimedi ed esercizi

In gravidanza i piedi gonfi sono un altro disturbo piuttosto comune. Il gonfiore di solito si estende dal collo del piede fino alle gambe tutte, ed è particolarmente visibile intorno al malleolo, all’altezza della caviglia. Talvolta, la ritenzione idrica in questa zona è così accentuata e la pelle è così tesa che a toccarla con un dito è dolente e lascia una impronta detta fovea.

I piedi gonfi nel secondo e terzo trimestre sono anche detti edematosi, e questo è un segno a cui prestare particolare attenzione se è associato ad ipertensione e proteinurea. Quindi è importante alla comparsa del sintomo condurre i dovuti esami per escludere le cause più importanti come la preeclampsia e la trombosi venosa profonda.

Una volta assodato che si tratta solamente di una difficoltà del ritorno venoso, che in gravidanza è causata dall’inattività, dall’aumento di peso e dal progesterone, allora si può tirare un respiro di sollievo e pensare a rimediare all’aspetto estetico della cosa, che può essere comunque imbarazzante, soprattutto in estate.

Prima di spendere soldi in prodotti cosmetici e tisane drenanti va detto per amor del vero che in gravidanza se le caviglie vi si sono ridotte come un cotechino, qualunque crema ci mettiate non torneranno ad essere le gambe di una gazzella, se non dopo il parto. Si può però alleviare il gonfiore e fastidio con dei piccoli accorgimenti. Ecco di seguito i più efficaci.

La mattina appena sveglie dedicate pochi secondi del vostro tempo a questo esercizio di pompa plantare. In piedi, mani sui fianchi, divaricate leggermente le gambe, e salite sulle punte e ridiscendete sui talloni mantenendo contratto il bacino e tese le cosce e le gambe. Continuate per 30 secondi, poi fermatevi un attimo e ricominciate per altri 30 secondi. Ripetete la sequenza dalle tre alle 5 volte.

La sera, prima di andare a letto, preparatevi un pediluvio da fare in totale relax davanti alla tv. Riempite una bacinella di acqua fresca e 200 grammi di sale e immergetevi i piedi per 10 minuti. Se avete la fortuna di abitare sul mare passeggiare nell’acqua immersa fino alle ginocchia: è davvero un toccasana.

Durante il giorno indossate scarpe comode con un leggero rialzo di 3-4 centimetri. Evitate sia le ballerine sia i tacchi alti. In generale sarebbe meglio fare una attività in acqua ed evitare di stare troppo tempo ferme, ma se siete costrette a stare a riposo allora l’ideale è tenere le gambe sollevate, più in alto del cuore, per favorire il ritorno venoso. Anche quando dormite, quindi, appoggiate i piedi su uno o due cuscini. Per quanto riguarda i massaggi linfodrenanti questi devo essere fatti solamente da personale esperto, per evitare di infiammare i linfonodi delle gambe.