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Periodo fertile con metodo del muco cervicale

La donna risente di innumerevoli cambiamenti nelle varie fasi del ciclo ovarico che, come sappiamo, ha una durata di circa 28 giorni. Questi cambiamenti si presentano a livello genitale, ormonale e anche comportamentale. Non è raro avvertire un certo turgore a livello delle mammelle, sbalzi d’umore, mal di testa e non solo. Tutto ciò si associa alle normali variazioni ormonali (che riguardano gli estrogeni, progesterone, l’ormone LH o FSH) così da determinare sia l’ovulazione (quindi il momento di massima fertilità) che la mestruazione (il segnale che ci avverte che non è avvenuta alcuna fecondazione).

Tra i tanti avvertimenti che il ciclo ovarico ci offre, esiste una particolare influenza sul muco cervicale, il quale varia di fluidità e densità proprio in base al periodo in cui ci si trova.

Una valutazione quotidiana del muco cervicale (aggiunta ad altre metodiche) potrebbe essere un inizio di contraccezione naturale, proprio perché in caso di regolarità i segni che determinano l’ovulazione sono precisi ed impeccabili.

Prima dell’ovulazione (e quindi dopo il ciclo mestruale) ci si potrebbe accorgere di una particolare secchezza vaginale (quindi con muco cervicale quasi assente), così che la possibilità di passaggio degli spermatozoi è assolutamente ridotta.

Avvicinandosi all’ ovulazione, invece, andando a valutare il muco cervicale (da prelevare anche semplicemente con le dita o con la carta igienica) ci si accorge che il muco cervicale è come se diventasse più “resistente”. Cosa vuol dire questo?

Praticamente, è sufficiente (con il muco tra pollice ed indice) provare ad allontanare le due dita. Nella fase ovulatoria sarà molto facile allontanare pollice ed indice senza che ci sia “rottura” dei filamenti del muco. Infatti, gli spermatozoi hanno un’altissima probabilità di sopravvivenza e di facilitazione nel passaggio in questo fluido mucoso, per poterne garantire la fecondazione con l’incontro della cellula uovo a livello tubarico.

Ovviamente, allontanandosi dal periodo dell’ovulazione, utilizzando questo metodo (chiamato anche Billings, e cioè la valutazione del muco con le dita o anche con due vetrini), ci si accorge che il muco risulta meno resistente e, quindi, si ritorna allo status iniziale, quello della secchezza.

Si possono inserire tutte le valutazioni personali in un grafico, così da garantire obiettività al metodo e, soprattutto, è sempre opportuno contestualizzare la valutazione ( ad esempio alcune infezioni o condizioni potrebbero alterare le caratteristiche del muco cervicale) , associandola sempre ad altri metodi naturali e non (alcuni dei quali sembrano essere sempre più innovativi, come il contraccettivo wireless).

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