Perdite ematiche in gravidanza
Nel corso della gestazione possono presentarsi vari segni e sintomi. Tra essi si annoverano certamente le perdite di inizio gravidanza e tutte quelle che si manifestano durante i vari trimestri. Che siano perdite rosa, piccolissime perdite di sangue o perdite scure non significa automaticamente che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
Perdite in gravidanza
Infatti bisogna valutare la presenza di altri segni concomitanti ed il tempismo della comparsa di tali perdite ematiche. Ad esempio, a inizio gravidanza la gran parte delle donne riscontra una leggera perdita di sangue preceduta da un dolorino, simile ad un leggero crampo, al basso ventre.
Perdita in gravidanza
Oltre alle perdite acquose a inizio gravidanza dovute alla stimolazione ormonale indotta dalla gravidanza, finalizzata alla protrezione della stessa, si evidenziano anche perdite ematiche di lieve entità. Le prime permettono una continua pulizia della vagina per impedire la risalita di eventuali agenti patogeni verso l’utero. In tal modo si garantisce una maggiore protezione alla gravidanza che si evolve nel corso dei mesi. Le seconde perdite descritte sono dovute proprio all’impianto embrionale.
Perdite marroni
Dal momento che è avvenuta la fecondazione dell’ovocita a livello dell’ampolla tubarica, dallo zigote partono una serie di divisioni cellulari che portano alla formazione di un insieme sempre più numeroso di cellule. Questo insieme di cellule, la blastocisti, si va a depositare ed impiantare a livello della superficie endometriale dell’utero. Tale avvenimento determina una leggerissima sensazione dolorosa al basso ventre seguita da una serie di piccole perdite marroncine.
Perdite di sangue
Una tipica perdita di sangue non deve necessariamente avere un colore rosso vivo. Al contrario, questo tipo di colore si riscontra generalmente quando la perdita in questione (perdite rosse) è caratterizzata da una quantità di sangue non proprio scarsa.
Perdite rosa
Quando la perdita è molto scarsa invece non appare rossa, piuttosto sotto forma di perdite rosa o perdite vaginali marroni. Ne sono un esempio quelle che si evidenziano al momento dell’impianto, ma anche più in là, verso il termine della gravidanza possono manifestarsi. Generalmente come un insieme di muco con sangue si hanno delle perdite dovute alle prime piccole modificazioni che interessano la cervice uterina.
Perdite marroni in gravidanza
Come detto, compaiono spesso perdite marroncine in gravidanza. Il colore così scuro è dato dall’ossidazione del sangue. Questo processo si verifica nei casi in cui la perdita ematica si è originata in un intervallo di tempo precedente rispetto a quello in cui si è manifestata. Per questo motivo vengono definite appunto perdite di “sangue vecchio”.
Perdite di sangue in gravidanza
Le perdite rosse in gravidanza non evidenziano per forza qualcosa di patologico, ciò dipende dal periodo gestazionale in cui compaiono. Ad esempio in corso di travaglio esse corrispondono alla cosiddetta “marcatura” che corrisponde ad importanti modificazioni del canale del parto o della progressione fetale che fanno avvicinare il momento del parto.
Perdite gialle in gravidanza
Le perdite gialle, invece, appartengono generalmente a quella fase iniziale di cui descritto sopra. Ma possono comparire anche in corrispondenza della cosiddetta “perdita del tappo mucoso”, apparendo appunto gelatinose, gialline con qualche lieve striatura di sangue dovuta alla rottura di qualche capillare superficiale.
Il tappo mucoso scivola via dal collo dell’utero nel momento in cui le contrazioni inizali modificano leggermente la cervice. La quale si ammorbidisce o si svasa leggermente, lasciando scivolare via questa perdita dalla consistenza gelatinosa.
Quest’ultimo segno non comporta nulla di particolare, permette solo di far capire alla donna di non allarmarsi, in quanto si tratta di una perdita assolutamente normale.
Perdite acquose
Le perdite acquose in gravidanza, insieme al tappo mucoso, hanno una funzione protettiva. Contribuiscono a cotituire una vera e propria barriera fisica per proteggere l’utero dai potenziali agenti patogeni che possono entrare in contatto con l’ambiente vaginale.
Tutto il corpo della mamma lavora per accogliere e proteggere il piccolo nel corso del suo lento sviluppo. Anche le perdite hanno il ruolo di contribuire al miracolo della nascita.