cistite

Perdite da impianto quanto durano?

Perdite da impianto quanto durano

Una perdita ematica può anche essere dovuta, tra le tante cose, dall’impianto dell’embrione a livello della mucosa uterina. Esse sono conosciute anche come perdite dovute all’annidamento, per lo più si tratta di piccole perdite marroncine di sangue, ed è difficile definire quanto durano le perdite da impianto. Ad ogni modo esse si verificano quasi sempre nell’ambito della durata del ciclo mestruale.

Perdite da impianto

Si tratta di veri e propri sintomi da impianto, visto e considerato che spesso e volentieri l’impianto dell’embrione risulta asintomatico. Una volta avvenuta la fecondazione, l’ovulo si inizia a dividere attraverso un susseguirsi irrefrenabile di reazioni, al fine di formare delle nuove cellule che acquisiranno caratteristiche differenti, a seconda delle quali faranno parte di un determinato tessuto, ed inizieranno a dare forma e vita all’embrione.

Il quale dalle tube arriva nell’utero e si annida sull’endometrio (superficie della mucosa uterina), il quale è pronto ad accoglierlo, e li rimarrà per tutto il tempo della gravidanza. Questo può provocare il cosiddetto spotting da impianto, che consiste nella presenza di perdite di sangue sotto forma di perdite scure che derivano dalla rottura di qualche capillare durante l’impianto dell’embrione.

Perdite marroni

Questo piccolo sanguinamento che si manifesta con la presenza di perdite marroni a inizio gravidanza potrebbe non derivare dall’impianto dell’embrione, ma potrebbe trattarsi di un falso ciclo, ovvero di perdite scure di sangue delle mestruazioni precedenti rimasto nella cavità uterina (soprattutto in presenza di utero retroverso). In ogni caso, qualsiasi sia stato il motivo dell’insorgenza di tale perdita non bisogna allarmarsi.

Spotting

Le perdite di sangue prima descritte spesso vengono confuse con lo spotting premestruale, e per questo motivo è bene capire la differenza tra i primi sintomi d’impianto ad inizio gravidanza e le perdite marroncine prima del ciclo mestruale. Soprattutto perché le perdite da impianto nel corso della gravidanza possono presentarsi al massimo 10 giorni dopo l’avvenuto concepimento, il che significa che si presenterebbero un pò in anticipo rispetto alle perdite scure premestruali, le quali compaiono poco prima dell’arrivo del ciclo.

perdite da impianto quanto durano

Perdite di sangue

Generalmente accade quanto detto, ma se la donna ha abitualmente dei cicli mestruali irregolari è assai facile lasciarsi confondere e non distinguere nettamente i due tipi di perdita. Inoltre, lo spotting da impianto potrebbe verificarsi anche intorno al dodicesimo giorno dal concepimento, e questo ulteriore elemento non permette di capire l’origine di tali perdite di sangue.

False mestruazioni

Per i motivi appena descritti spesso si parla di falso ciclo e ci si chiede se si può essere incinta con il ciclo. Lo spotting da impianto potrebbe presentarsi (anche se in rari casi) tra 14 e 12 giorni prima della mestruazione vera e propria, ma va considerato il fatto che all’ovulo fecondato potrebbero servire anche altri 7-8 giorni per percorrere tutta la tuba e arrivare nell’utero, dove in un punto preciso si impianterà. Per cui se si hanno dubbi, al di là dei calcoli, e soprattutto se si hanno abitualmente cicli irregolari, è sempre meglio eseguire un test di gravidanza.

Perdite rosa

A parità di tutto ciò che è stato descritto in merito ai tempi di comparsa e all’entità di questo spotting da impianto c’è anche da considerare il fatto che non sempre di tratta di perdite marroncine, potrebbero manifestarsi anche come perdite rosa, a inizio gravidanza. Nessuna complicazione in questo caso, il colore rosa o marrone della perdita deriva esclusivamente dalla tempistica con cui il sangue raggiunge l’orefizio esterno vaginale.

Per essere più chiari, se si tratta di sangue vecchio, e in quanto poco consistenti si manifesterebbero dopo del tempo dal momento dell’impianto, e quindi avremo perdite scure, al contrario avremo perdite rosa in gravidanza. Dunque il colore delle perdite di sangue aiuta più che altro a capire quanto tempo è passato dall’impianto.

Perdite da impianto quando

Come detto prima, tali perdite di sangue potrebbero comparire in prossimità del ciclo mestruale, considerando che potrebbero volerci 14 giorni dalla fecondazione all’avvenimento dell’impianto, motivo per cui è meglio fugare ogni dubbio in merito all’origine di tali perdite eseguendo un test di gravidanza. La loro durata è molto soggettiva, non si può stabilire con certezza un periodo entro cui si manifestano.

Perdite da impianto colore

La presenza di perdite rosse può spaventare, e soprattutto nel caso in cui la gravidanza è ricercata e ci si aspetta la comparsa o meno di perdite, vedere delle perdite rosse può spaventare perché può far pensare ad una minaccia d’aborto. C’è da considerare il fatto che spesso si tratta di perdite marroncine o perdite rosa a inizio di gravidanza. Se compaiono perdite rosse fare attenzione alla quantità ed eseguire un test, è quello che prima di tutto bisogna fare, se non si è convinte della quantità di tali perdite eventualmente consultare un’ostetrica o un ginecologo.

Perdite di sangue in gravidanza

Non sempre le perdite di sangue nel corso di una gravidanza possono significare qualcosa di negativo. In una gravidanza fisiologicamente si presentano perdite di sangue a inizio di gravidanza quando avviene l’impianto dell’embrione ma anche a termine di gravidanza, quando il collo dell’utero inizia a risentire della sollecitazione determinata dalle contrazioni uterine preparatorie, per
cui si verificherà la rottura di qualche capillare e la perdita di muco con striature di sangue (il cosiddetto “tappo mucoso”).

Perdite in gravidanza

Altre perdite in gravidanza, che si verificano precisamente nel corso del travaglio (oltre a quelle già descritte), sempre per le modificazioni a cui è soggetto il collo dell’utero nel corso del travaglio e del periodo espulsivo. Il carattere di tali perdite è rosso vivo, accompagnate da muco, ma anche tali perdite sono assolutamente fisiologiche, ma sarà l’ostetrica a valutarne la quantità, il colore ed il momento di insorgenza.

È del tutto naturale preoccuparsi nel vedere del sangue al di fuori del ciclo mestruale, per una donna che non ha mai avuto l’esperienza di una gravidanza. Per cui chiedere informazioni e chiarimenti alla propria ostetrica o al proprio ginecologo è assolutamente lecito, l’importante è essere consapevoli di tutto ciò che accade nel corso di gravidanza, perché solo vivendo una gravidanza consapevole si può avere la tranquillità e la positività nell’affrontare anche il momento della nascita del proprio bambino.