Perdite acquose inizio gravidanza

Perdite acquose inizio gravidanza

In gravidanza è assolutamente fisiologico manifestare un fenomeno noto come leucorrea gravidica. Fin dall’inizio della gravidanza, quando l’organismo della mamma comincia ad essere soggetto a tutte quelle modificazioni necessarie ad accogliere la nuova vita, la donna può accorgersi di avere spesso perdite bianche abbondanti, che la costringono ad indossare un salvaslip o un piccolo assorbente o a cambiare molto frequentemente le mutandine.

Perdite bianche

Perchè si manifesta la leucorrea gravidica? Fin dai primi giorni di gravidanza, il concepimento determina nell’organismo della madre una serie di progressive trasformazioni che interessano in particolar modo il suo apparato genitale.

Il volume di sangue circolante nel suo corpo aumenta notevolmente per consentire alla placenta in formazione un’irrorazione sufficiente a farla entrare in funzione, garantendo così la crescita del bambino.

Un maggior passaggio di sangue nella zona genitale produce un’incremento naturale dell’attività di tutte le sue ghiandole, che secernono quindi una maggior quantità di muco, dando origine a queste perdite biancastre, acquose e particolarmente abbondanti, ma assolutamente fisiologiche.

Perdite di sangue

Le perdite di sangue, se si verificano nel primissimo periodo della gravidanza, possono essere tra i sintomi della nidazione, vale a dire l’impianto dell’embrione all’interno dell’utero materno. Questo fenomeno determina infatti una fisiologica alterazione del tessuto uterino della mamma, che può dare origine a piccolissime perdite di sangue, che solitamente si verificano ad una settimana dal concepimento, quando, molto frequentemente, la donna non sa ancora di essere incinta. Ecco perché molte volte possono essere scambiate erroneamente per l’inizio di una mestruazione.

Perdite rosa

Talvolta le piccole perdite di sangue che la donna può osservare in occasione dell’impianto dell’embrione possono essere miste a muco. In gravidanza la produzione di quest’ultimo risulta particolarmente aumentata ed in questo caso il sangue può quindi apparire maggiormente diluito, conferendo alle perdite un colore più rosato.

Se invece ci si trova vicino alla data presunta, le perdite rosa in gravidanza possono essere dovute ad una rottura delle membrane amniocoriali. In questi casi la donna osserva una perdita vaginale diversa dalla normale leucorrea gravidica.

Un liquido amniotico rosato indica che, insieme alla rottura delle membrane, si è probabilmente rotto anche qualche capillare sul collo dell’utero e che quindi quest’ultimo si sta lentamente modificando per la nascita del bambino.

Sintomi gravidanza prima settimana

I sintomi di una gravidanza sono vari e possono presentarsi diversamente da una donna all’altra. Per esempio, nella prima settimana di gravidanza (rispetto alla data dell’ultima mestruazione) possono già comparire i cosiddetti fenomeni simpatici (nausea e vomito), la donna può accusare particolare stanchezza e lamentare gonfiore addominale. Come già specificato, anche l’inizio di una produzione di muco bianco molto più intensa da parte della cervice uterina può essere un segnale di avvenuto concepimento.

Sintomi gravidanza primi giorni

Oltre ai sintomi sopracitati, la gestante tende a sentire una tensione mammaria più o meno intensa, specialmente a partire dalle 6 settimane di gravidanza, che l’accompagnerà per tutta la sua durata.

Inoltre, la massiccia produzione di progesterone determina una vasodilatazione generalizzata nell’organismo della madre, in conseguenza della quale si avrà un abbassamento più o meno marcato della sua pressione arteriosa sanguigna. Il progesterone promuoverà anche un rilassamento delle anse intestinali, che è alla base del gonfiore addominale percepito dalla mamma nelle prime settimane.

Perdite bianche in gravidanza

Come già detto precedentemente, il riscontro di perdite vaginali bianche ed abbondanti in gravidanza non deve destare preoccupazione nella donna; per alleviare il fastidio che eventualmente queste ultime possono arrecare è sufficiente lavarsi ogni volta che se ne sente la necessità e, piuttosto che indossare assorbenti o salvaslip che possono irritare le pelle a livello vulvare, cambiare molto frequentemente le mutandine.

Perdite in gravidanza

Ad eccezione della leucorrea gravidica e delle piccole perdite di sangue da impianto, riscontrabili a inizio gravidanza, è bene prestare attenzione a tutte le altre tipologie di perdite che eventualmente potrebbero comparire nel corso della gestazione.

Se, per esempio, le perdite bianche vaginali, tipiche della leucorrea gravidica, cambiano colore e diventano di odore sgradevole è bene rivolgersi all’ostetrica o al ginecologo di fiducia per valutare la presenza o meno di un’infezione vaginale.

L’esecuzione di un tampone ne consentirà infatti una diagnosi accurata, alla quale seguirà probabilmente la prescrizione di una breve terapia locale, al fine di risolvere il problema.

Perdita in gravidanza

C’è anche un’altra possibile tipologia di perdita che si può eventualmente verificare durante la gravidanza e che deve essere sempre soggetta a valutazione: la perdita di sangue. Ad eccezione di quelle da annidamento embrionale, che si tratti di perdite scure o chiare, è sempre bene rivolgersi all’ostetrica o al ginecologo di fiducia per accertamenti.

Un sintomo di questo tipo può infatti essere in certi casi attribuibile ad un piccolo distacco di placenta o ad un’anomalia di posizionamento iniziale della stessa all’interno dell’utero, nota come placenta previa. In entrambi i casi, se la sintomatologia viene riconosciuta tempestivamente, è possibile intervenire per preservare la salute della madre e del piccolo.

perdite_acquose_inizio_gravidanza

Perdite vaginali

La produzione di muco (prodotto dalle ghiandole cervicali) che forma le cosiddette perdite vaginali è assolutamente fisiologica nella donna, indipendentemente dalla presenza o meno di una gravidanza. Infatti essa risponde all’azione degli ormoni che si interscambiano nel corso del normale ciclo mestruale femminile (estrogeni e progesterone).

Appena terminate le mestruazioni il livello degli estrogeni tende a crescere progressivamente e ad influire sull’attività delle ghiandole cervicali, il cui muco sarà responsabile di piccole perdite acquose.

A ridosso dell’ovulazione la donna si accorgerà invece di avere perdite trasparenti gelatinose, molto simili alla chiara d’uovo; andando avanti ed avvicinandosi alla mestruazione successiva, sotto l’influsso del progesterone, il muco diverrà meno abbondante e giallino.

Perdite bianche dense

Come detto in precedenza, il riscontro di perdite bianche dense in gravidanza può essere attribuibile alla fisiologica leucorrea gravidica; qualora però queste perdite appaiano dense, abbiano un aspetto simile alla ricotta e siano accompagnate da una sintomatologia generale di prurito, irritazione, dolore, ecc… è bene rivolgersi all’ostetrica o al ginecologo di fiducia, poiché si potrebbe essere di fronte ad un’infezione da Candida. In tal caso una terapia locale di 7 giorni è normalmente sufficiente per risolvere il problema.

Come capisci se sei incinta

Ogni gravidanza può essere caratterizzata da una sintomatologia propria, ma vi sono degli elementi comuni a cui la donna può prestare attenzione per individuare una possibile gravidanza. La nausea o il vomito prevalentemente mattutini, la stanchezza, la sensibilità a determinati odori, il gonfiore addominale, la tensione mammaria sono tutti sintomi che possono presentarsi nel primo periodo della gravidanza e che possono mettere dei sospetti nella donna che li manifesta. In questo caso il test di gravidanza è la cosa migliore da fare per togliersi qualsiasi dubbio.

Perdite marroni in gravidanza

È possibile che la donna, nei primi giorni di gravidanza, si accorga di avere delle piccole macchioline marroni sulle mutandine. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di minime perdite di sangue dovute all’impianto del nuovo embrione a livello uterino. Il sangue, che è rimasto a contatto con l’aria per un po’ di tempo, si è coagulato, conferendo quel colore alle perdite.

Un’altra situazione in cui la donna in gravidanza può fisiologicamente riscontrare questo fenomeno è a seguito delle visite ginecologiche. Il collo dell’utero è infatti particolarmente irrorato, specialmente durante la gestazione; ecco perché, a seguito di una qualsiasi sollecitazione, qualche suo capillare può rompersi, dando origine ad una minima perdita di sangue, che non deve in alcun modo preoccupare.

Perdite trasparenti

Il riscontro di perdite trasparenti a livello vaginale accompagna una donna nell’arco di tutta la sua vita. Il collo dell’utero è infatti rivestito internamente da un particolare tessuto ghiandolare, responsabile della produzione di muco, dalle caratteristiche variabili in base all’influsso degli ormoni femminili.

Al di fuori della gravidanza queste perdite sono però ridotte e normalmente non costringono la donna a cambiare frequentemente le mutandine. È invece assolutamente normale osservare abbondanti perdite acquose in gravidanza, se non dotate di particolare odore e non accompagnate da sintomatologia infiammatoria.