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Perché i papà preferiscono le figlie femmine? Dipende dal cervello

Un recente studio condotto presso l’Emory University di Atlanta e guidato dalla ricercatrice Jennifer Mascaro ha evidenziato quanto possa essere speciale il rapporto tra padre e figlia, registrando delle differenze rispetto all’interazione con un figlio maschio.

I cervelli dei papà rispondono diversamente ai figli

È risaputo che tra un padre ed una figlia femmina ci sia un affetto particolarmente intenso, quasi esclusivo: si tratta di un rapporto su cui si fondano i rapporti futuri con l’altro sesso e buona parte dell’autostima che la figlia avrà verso se stessa nella vita.

La domanda però sorge spontanea: perché i papà si rapportano diversamente con le figlie femmine? Pare che a regolare la loro relazione ci siano elementi inconsci. Secondo la ricerca americana la risposta al quesito va ricercata a livello della corteccia cerebrale: i cervelli dei papà rispondono diversamente ai figli a seconda del loro sesso.

Si tratta di un risultato significativo che però non è in grado di determinare se il fenomeno sia legato a questioni genetiche ed evolutive o se dipenda da fattori culturali.

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Papà più attenti e reattivi verso le figlie femmine

Lo studio dell’equipe di Mascaro, pubblicato nella rivista “Behavioral Neuroscience”, ha coinvolto ben 52 padri. Ognuno di loro era munito di un registratore che in maniera automatica si attivava per memorizzare suoni e parole durante interazioni quotidiane e spontanee di giorno e anche di notte.

Inoltre, attraverso alcune scansioni cerebrali, è stata monitorata l’attivazione neurale in specifiche aree cerebrali legate all’elaborazione visiva e alla regolazione delle emozioni.


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I ricercatori hanno potuto appurare che i papà:

parlano diversamente con i loro figli: utilizzano un linguaggio più analitico con le figlie (privilegiando parole come “tanto” e “molto”) e parlano più apertamente di sentimenti;
– tendono, curiosamente, a cantare più canzoncine con le figlie femmine;
– sono più sensibili ed attenti alle richieste delle figlie, ad esempio rispondono in maniera più veloce ai loro richiami ed ai loro pianti;
– hanno risposto in maniera più intensa, durante le scansioni cerebrali, alle espressioni felici delle loro figlie.