Alcune mamme pensano che sia necessario far mangiare il proprio bambino in orari prefissati, perché solo in questo modo sia possibile soddisfare pienamente il loro bisogno e soprattutto perché ritengono che il piccolo “impari” a non richiedere costantemente il seno per la poppata. Niente di più sbagliato in questo modo di pensare che non fa altro che mettere in pericolo l’allattamento stesso. Scopriamo il perché osservare troppo l’orologio tra una poppata e l’altra può essere un rischio.
Quanto latte avete? Con quanta frequenza dovete allattare il vostro bambino? Nell’allattamento al seno queste domande sono collegate, perché la formazione del latte dipende dalla quantità succhiata. Come sappiamo, non sono le dimensioni dei seni ad influire sulla capacità di produrre latte a sufficienza: più il neonato succhia latte dal seno, più se ne forma e più spesso lo prende e più spesso se ne forma.
L’allattamento materno, rispecchia un sistema naturale di domanda e offerta, perciò è importante che il piccolo possa comportarsi in modo naturale. Perché osservare troppo l’orario della poppata può mettere in pericolo l’allattamento? Semplicemente perché il bambino è costretto a un orario rigido, innaturale. I seni, non riceveranno una adeguata stimolazione che possa permettere di produrre altro latte. Se dovrà aspettare per avere il suo latte in base ad orari fissi, potrà non sentirsi soddisfatto come desidera.
È fondamentale dunque che il bambino prenda il latte tutte lo volte che lo ritiene necessario. Non bisogna preoccuparsi se vuole stare sempre attaccato al vostro seno, di certo non significa che non succhi abbastanza latte: il bambino sa come soddisfare il suo bisogno di fame. Se siete preoccupate riguardo la quantità necessaria al suo fabbisogno, potete pesarlo e constatare effettivamente che il suo peso è nella norma. I migliori indicatori del fatto che il piccolo si nutra a sufficienza sono la soddisfazione, l’energia, il vigore che caratterizzano le poppate ed il costante aumento di peso.