I papà vivono la gravidanza in maniera molto diversa dalle donne. Alcuni entrano in simbiosi nella cosi detta sindrome della couvade, altri invece sembrano essere completamente distaccati dall’evento, tanto da trovare una scusa per ogni ecografia e appuntamento dal ginecologo pur di non esserci. In Italia si è fatto tanto perché il papà sia partecipe, dai corsi di preparazione al parto di coppia alle leggi sui congedi parentali. Tutto sembra incitare il papà a stare vicino alla sua compagna. Perché?
Probabilmente perché in Italia, specie al Sud, si verifica ancora un forte assenteismo del padre rispetto alla genitorialità.
Basti pensare che pochissimi sono gli impavidi padri che decidono di assistere in sala parto alla nascita del loro bambino.
Nonostante questo i tassi di divorzio sono nettamente inferiori rispetto al Nord e ad altri paesi, forse proprio perchè si conserva una visone della famiglia all’antica, dove l’unità è sacrosanta ma i ruoli sono ben definiti e “i figli sono della madre”.
Questa affermazione, che può essere ad una prima lettura toccante e bella, in realtà cela un desiderio di de-responsabilizzazione del padre nei confronti del figlio. In sottofondo lui vuole dirvi sì che tra madre e figlio c’è un legame unico e speciale, ma anche che per questo la notte quando piangerà sarà affare vostro. Idem quando bisognerà preparargli da mangiare o andare ai colloqui con i professori.
Dato che spesso però anche la donna lavora, verosimilmente avrà bisogno della collaborazione del padre per occuparsi dei figli. Quindi, questa visione distorta delle cose deve essere modificata fin dall’inizio. Poiché l’uomo non vive fisicamente la paternità come la donna, di solito fatica a prendere piena consapevolezza di quello che accade. Perciò è importante fin da subito che la futura mamma stimoli la sua curiosità e partecipazione. Visto che gli uomini percepiscono molto attraverso la vista, la prima ecografia in cui vedrà battere il cuoricino di suo figlio sarà senza dubbio una grande presa di coscienza per lui.
Non lasciatevi dire no per un impegno lavorativo, piuttosto cercate una data che vada bene per entrambi. Un altro motivo per cui è importante che lui partecipi è perché quattro orecchi sono meglio di due. Lui potrà comprendere prescrizione del ginecologo importanti o diagnosi che voi, prese dall’emotività del momento, non avete compreso, o fare domande utili che a voi non verrebbero in mente.
Un terzo motivo per cui è importante la sua partecipazione alle ecografie è il sostegno, fisico ed emotivo. Fisico perchè potreste avere dei mancamenti come a volte capita in gravidanza e non essere in grado di guidare, emotivo perchè le ecografie sono momenti delicati in cui potrebbero sorgere dei sospetti diagnostici non facili da affrontare da sole.
In conclusione i figli si fanno in due, sin dal primo momento. pertanto è bene che sin dal primo moneto siano entrambi i genitori ad occuparsene.