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Perché il neonato deve assumere la vitamina K

La vitamina K è fondamentale per il neonato, soprattutto nel primo mese dopo la nascita, per la produzione di sostanze coagulanti, che prevengono una grave patologia, nota con il nome di Malattia Emorragica del Neonato. Proprio per questo motivo dagli anni ’90 è stata adottata come profilassi quasi universalmente in tutti gli ospedali, in cui avviene una prima somministrazione subito dopo la nascita di 1 mg intramuscolo, per proseguire fino al terzo mese di vita con l’assunzione settimanale, per via orale.

Nonostante la vasta gamma di alimenti contenenti questa vitamina, spinaci, fagiolini, broccoli, carote, asparagi, rape e piselli, alla nascita i livelli di vitamina K nel sangue del bambino sono scarsi perché il passaggio attraverso la placenta è limitato. Inoltre la sintesi di tale vitamina avviene con la comparsa della flora batterica intestinale, inizialmente sterile ed il latte materno ne contiene quantità irrisorie. Più alti sono, invece, i livelli contenuti nel latte formulato.

Il sanguinamento che la carenza di questa vitamina può provocare viene, generalmente, suddiviso in tre forme: quella precoce che si verifica entro 24 ore dal parto; colpisce soprattutto nei casi di madri trattate con farmaci che inibiscono l’attività della vitamina k. La forma classica, colpisce i piccolini tra il primo ed il settimo giorno di vita; infine quella tardiva, tra la seconda e la dodicesima settimana di vita, può essere concomitante ad una patologia che comporta un malassorbimento della vitamina in questione, come nel caso della Fibrosi Cistica e della Celiachia. Queste forme emorragiche coinvolgono l’apparato gastroenterico, l’ombelico, ma possono anche manifestarsi come emorragie cerebrali, echimosi ed ematomi. Possono essere lievi o molto gravi.

Grazie ai recenti studi scientifici ed alle evidenze cliniche, la medicina riesce a prevenire tante patologie garantendo un’aspettativa di salute superiore rispetto alle precedenti generazioni. Per realizzare questo uno strumento strategico è la profilassi, ad iniziare dai primi giorni vita del neonato.

Così insieme alla vitamina k, al bambino viene prescritta anche la vitamina D, sostanza preziosa per lo sviluppo delle ossa e per la prevenzione di importanti malattie. Per semplificarne l’assunzione da parte dei piccolini, i pediatri ne prescrivono la somministrazione congiunta, in gocce da posizionare sulla lingua con appositi applicatori.