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Perchè il bambino ancora non gattona?

Uno degli step dello sviluppo psicomotorio del lattante è il gattonamento. Camminare sulle mani e sulle ginocchia permette al bambino di allenare la coordinazione dei passi, l’alternanza di destra e sinistra e di sviluppare equilibrio in modo indipendente. In media questa capacità si acquisisce tra gli 8 e i 10 mesi, quando il bambino ha già conquistato un buon equilibrio nella stazione seduta e si sente pronto a lanciarsi da quella. Ma come sempre ci sono delle eccezioni. Ci sono bambini che si accingono a gattonare già a sette mesi, altri che arrivati a 10 mesi ancora non lo fanno o lo fanno in modo anomalo, altri che non lo faranno mai. Da cosa dipende?

Per fortuna raramente si tratta di un disturbo psicomotorio e nel dubbio la diagnosi spetta al pediatra. Il più delle volte il gattonare o meno dipende piuttosto dall’ambiente. Se la casa è riscaldata ad esempio i genitori non avranno difficoltà a mettere il bambino a terra, mentre nelle case meno riscaldate si avrà la tendenza a tenerlo in braccio. Un altro fattore determinante è la “motivazione” del bambino a gattonare. Un bambino tenuto molto in braccio non avrà nè la possibilità nè la motivazione per muoversi indipendentemente. Per creare nel bambino la motivazione al movimento esistono dei veri e propri esercizi di psicomotricità.

Un esercizio semplice consiste nel posizionarvi a terra con il bambino ad una distanza di pochi passi con in mano il suo oggetto preferito e nell’invitarlo a raggiungervi per prenderlo. Questo obiettivo, seguito da un “bravo” e un grande abbraccio al suo arrivo dovrebbero dargli la giusta motivazione per muoversi da solo. Una volta raggiunto il traguardo lasciate la stessa distanza per un giorno o due per dargli la soddisfazione della riuscita e poi allontanatevi un po’ di più aumentano la “difficoltà”. Questo esercizio fatto con la mamma migliora anche il legame di attaccamento perchè permette al bambino di capire che è anche lui a poter andare verso la mamma e non solo viceversa e questo lo rende molto più sicuro.

Tenete presente però che il bambino deve essere pronto, vale a dire deve già aver acquisito un buon equilibrio da seduto, e deve essere a suo agio a pancia in giù, a prescindere dai mesi. Non lo forzate se vi sempra insicuro: ci sono bambini che ad esempio strisciano piuttosto che gattonare, oppure saltano direttamente questa tappa sollevandosi all’inpiedi. Dategli quindi modo, spazio e sostegno per muoversi indipendentemente ma rispettate sempre i suoi tempi e la sua individualità.