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Perchè è importante bere acqua minerale in gravidanza

Nei nove mesi di gravidanza, l’organismo femminile subisce significative modificazioni per adattarsi al nuovo stato fisiologico e ciò determina l’aumento del fabbisogno giornaliero di alcuni preziosi elementi, come i minerali. Oltre che negli alimenti, questi sono presenti anche nell’acqua. Ormai tutte noi sappiamo quanto sia importante bere almeno due litri di acqua al giorno durante la gravidanza per favorire il funzionamento dell’intestino, dei reni e per ridurre la ritenzione idrica.

Tra tutte quelle presenti sul mercato, quale tipo di acqua scegliere? Sicuramente, per prima cosa, è importante che abbia scritto sull’etichetta l’indicazione acqua minerale, in quanto risponde alle indicazioni di salute prescritte dal Ministero della Salute. A seconda della fase di vita che viviamo, infanzia, gravidanza, allattamento, menopausa, sono preferibile acque con particolari proprietà.

In caso di gravidanza fisiologica, dove non vi siano diverse indicazioni mediche, sono indicate le acque a media mineralizzazione, preferibilmente naturali per evitare di gonfiare le pareti dello stomaco.

Queste acque contengono sali minerali, come il calcio di cui la gestante ha bisogno per un 50% in più rispetto alle altre fasi di vita, per il rafforzamento delle ossa del suo bambino e per l’attività muscolare sua e del piccolino; il magnesio per le funzioni enzimatiche ed intestinali; lo zolfo che rinforza e dona splendore a capelli ed unghie; il ferro, elemento questo fondamentale sia nel periodo gestazionale che durante l’allattamento, per la sintesi dell’emoglobina. A questi minerali si aggiungono il magnese, lo zinco ed il selenio, con l’importante compito di combattere i radicali liberi.

La mineralizzazione dell’acqua si può leggere sull’etichetta, sotto il nome di Residuo Fisso, ovvero la quantità di sali minerali depositati da un litro di acqua minerale, fatto evaporare a 180°C. Il Residuo Fisso, quindi, ci permette di classificare i vari tipi di acqua in base ai minerali contenuti.
Se il residuo fisso è comprso o al di sopra dei 1500mg/l, si tratta di acqua ricca di sali minerali, in genere vengono prescritte a fini terapeutici, vendute in farmacia.

Le acque oligominerali, ideali per i lattanti, hanno un residuo fisso fino a 500mg/l. Se il residuo fisso è compreso tra 500 e 1000mg/l, si tratta di acque minerali e contengono una percentuale consistente di sali minerali, non devono essere bevute in quantità eccessive, per non appesantire il lavore dei reni.

L’ideale per le gestanti sono proprio quelle che si trovano a livello intermedio tra le acque oligominerali e quelle propriamente minerali, con un residuo fisso appena superiore ai 500mg/l.

Durante i primi mesi di gravidanza, la gestante può soffrire di nausee, soprattutto mattutine, che la inducono a bere meno rispetto alle esigenze del suo organismo; per superare questa difficoltà qualche goccia di limone nell’acqua minerale può aiutare la futura mamma a stare meglio, prendendosi cura di sé e del suo bambino.