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Perchè dopo il parto i dolori mestruali diminuiscono

Molte donne soffrono di disturbi mestruali: irregolarità, emorragie, dolori alla pancia, alla schiena, cefalee, ritenzione idrica, tensioni al seno. Secondo i ginecologi questi disturbi sono piuttosto normali, nella misura in cui collegati ad un fenomeno naturale: il ciclo mestruale, affidato a sua volta ad un delicato equilibrio ormonale, influenzato da tutti gli organi del corpo e dalla psiche.

In alcuni casi i dolori sono piuttosto forti, tanto da limitare le donne nella loro vita, nel lavoro. Nei giorni precedenti l’inizio delle mestruazioni, infatti, i muscoli dell’utero cominciano a contrarsi, causando dolori nella zona pelvica e irrigidendo anche i muscoli della schiena e delle cosce. Piuttosto forti possono manifestarsi nelle adolescenti e giovani donne che hanno il collo dell’utero ancora “acerbo”, poco elastico.

Diversamente, dopo un parto naturale, molte mamme dichiarano di provare meno dolore e di riuscire a condurre una vita “normale” durante la fase mestruale, situazione questa vissuta precedentemente in modo quasi invalidante. Le cause di questo cambiamento sono ancora oggetto di studio e motivo di interesse di diverse discipline, mediche, naturali, psicologiche.

Una motivazione clinica è dovuta al fatto che, con il passaggio del bambino dal canale del parto, i nervi che circondano il collo dell’utero subiscono una stimolazione talmente elevata, da diventare quasi insensibili ai dolori provocati dalle contrazioni mestruali.

Secondo altri autori, questo aspetto ha anche una valenza psicologica. Proprio con la nascita del figlio molte donne riescono ad “entrare” più facilmente nel proprio modello femminile e, attraverso l’amore per il bambino, ad apprezzare maggiormente gli aspetti positivi dell’essere donna e madre. Non a caso, dopo la gravidanza, infatti, le donne diventano più femminili: è come se dentro di loro riuscisse ad emergere qualcosa che fino ad allora era rimasto sommerso.

I sostenitori del benessere olistico presentano un’altra motivazione: la mamma, durante la gravidanza e poi dopo il parto, per favorire l’allattamento, continua a curare la propria salute, con attenzione all’alimentazione, allo stile di vita, evitando ambienti insalubri, dedicandosi a passeggiate all’aria aperta con il bambino e ciò favorirebbe la riduzione delle cause di stress che contribuiscono ad acuire i dolori mestruali.

Tutti gli autori sono concordi nel sostenere che le mestruazioni non sono una patologia, anzi, attraverso di esse la donna diviene propulsore di vita. Ancora non è stata identificata una causa precisa di questi dolori, ma ogni donna, ascoltando i segnali del proprio corpo, può facilmente individuare ciò di cui ha bisogno e la strada da percorrere per trarne giovamento.