Smog e inquinamento: l’importanza di tutelare i più piccoli
Smog e inquinamento sono in crescita, specie nelle città più caotiche e vissute; tuttavia, oltre alle grandi metropoli, ormai il problema si è esteso anche ai centri urbani più piccoli. Gli effetti e i danni sono gli stessi, e colpiscono grandi e bambini. Quest’ultimi però sono più sensibili ai malesseri che possono insorgere nel loro corpo.
Per tale ragione è bene prendere tutte le più corrette precauzioni dagli agenti inquinanti; ecco perché, ultimamente, si ricorre all’uso di passeggini coperti. Il loro utilizzo è stato confermato da uno studio britannico, da parte dell’Università del Surrey, pubblicato dalla rivista “Environmental Pollution”.
La ricerca: attenzione alle ore di massimo traffico
Lo studio è stato portato avanti a Guildford, una cittadina inglese di più di 70.000 abitanti; gli studiosi hanno rilevato il livello di smog e inquinamento in diverse zone della città, e calcolato il tempo di esposizione alle sostanze tossiche che ne derivano. Il test ha previsto 64 spostamenti, per un totale di 80 km percorsi.
In questo frangente hanno provato l’utilizzo dei passeggini coperti, per vedere se effettivamente i bambini erano più o meno coperti. La finalità era di comprendere quali zone fossero più inquinate e come queste potessero influire sulla salute dei bambini.
I passeggini coperti: si o no?
Gli esiti della ricerca hanno messo in luce che i punti di maggiore inquinamento sono le fermate degli autobus e i semafori posti agli incroci delle strade. Durante il test, i ricercatori hanno visto che è fondamentale usare le protezioni dei passeggini anche in giorni di tempo sereno; vanno bene anche le comuni protezioni di plastica anti-pioggia.
Infatti, sembrerebbe che esse siano in grado di ridurre efficacemente il livello di inquinamento che viene a contatto coi più piccoli; d’altronde le protezioni servono a creare una vera e propria barriera meccanica, in grado di ostacolare il passaggio di agenti e sostanze tossiche.
In più, queste barriere sono utili per le ore più congestionate, e quindi di traffico intenso. Specialmente di mattina, secondo lo studio, le particelle inquinanti, anche piccole, sono presenti in quantità maggiore (47% in più rispetto alle ore pomeridiane o serali).