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Parto pretermine: le nuove linee guida dell’OMS

Risalgono agli ultimi mesi del 2015 le ultimissime linee guida offerte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alle raccomandazioni per migliorare gli outcomes neonatali nelle nascite premature.

Varie condizioni patologiche possono portare al parto pretermine indesiderato: dalle infezioni, ad anomalie placentari e quindi una contrattilità uterina anomala. D’altro canto, invece, esiste il parto pretermine auspicato, all’interno del quale condizioni di evidente sofferenza fetale predispongono i medici all’attuazione dell’espletamento del parto precocemente.

Infatti, le nuove linee guida commentano i trattamenti da intraprendere per la mamma e per il bambino prima e dopo il momento della nascita:

  • Somministrazione di steroidi alla mamma per garantire la maturazione fosfolipidica polmonare;
  • Somministrazione endovenosa di antibiotico, onde evitare infezioni spesso correlate a rottura prematura delle membrane (PROM);
  • Eventuale infusione con solfato magnesio per evitare problemi neurologici neonatali;
  • Trattamenti meno aggressivi, ma più efficaci per il bambino, come: cure termali, utilizzo di farmaci sicuri per il piccolo, ossigenoterapia di sicurezza.

Purtroppo, le nascite premature rappresentano una delle principali cause di mortalità neonatale.

È per questo che l’aggiornamento delle linee guida si rende fondamentale per professionisti e genitori curiosi affinché possa esservi una sempre maggiore riduzione del rischio e consapevolezza che con i giusti comportamenti e la nuova tecnologia la paura di una nascita pretermine può essere messa totalmente da parte.