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Parto pretermine: cause, sintomi e prevenzione

Si definisce parto pretermine o prematuro un parto che avviene prima delle 37 settimane di gestazione. Le cause possono essere molteplici e le conseguenze sono tanto più rischiose quanto più è precoce l’epoca gestazionale. Si registra un alto tasso di morbilità e mortalità perinatale soprattutto quando il parto avviene prima delle 26 settimane.

26 settimane, infatti, è considerata l’età gestazionale minima di maturazione fetale per garantire la sopravvivenza alla vita, pur sempre con una assistenza 24h su 24 nel reparto di terapia intensiva. Il parto prematuro può essere spontaneo, cioè subentrare a seguito di un travaglio spontaneo o indotto dai medici in casi di estrema urgenza per salvare la vita di madre e bambino.

Quando si innesca spontaneamente un travaglio di parto prima del termine le cause possono essere:

-Rottura precoce delle membrane amniocoriali (spesso dovuta ad infezioni da streptococco)
incontinenza cervicale
-Bacino osseo più piccolo della norma (solitamente associato ad altezza inferiore al 1.50 cm)
-Eventi traumatici (fisici o psichici) che scatenano il travaglio, come cadute, incidenti o lutti
-Cause idiopatiche (cause ignote)

Il parto pretermine quindi è sempre preceduto da sintomi che indicano l’inizio di un travaglio pretermine e sono chiamati appunto “minacce di parto pretermine”. Prestare la massima attenzione
a questi segnali può permettere di recarsi prontamente in pronto soccorso per inibire l’innesco di un travaglio e fare prevenzione. Ecco i sintomi e segni da non sottovalutare:

Contrazioni, di qualunque natura, che abbiano determinato modificazioni
cervicali (chiedere sempre una visita ginecologica in caso di attività contrattile)

Contrazioni regolari 1 ogni 10 minuti (tipiche del travaglio)

Sanguinamento genitale rosso vivo
Rottura delle acque (perdita di liquido dai genitali)

Il trattamento delle minacce di parto pretermine consiste nel riposo assoluto, nell’astinenza dei rapporti intimi e nella somministrazione di farmaci miorilassanti, che tengono sotto controllo le contrazioni uterine. La rottura delle acque può essere trattata con amnio-infusione (in caso di perdita cospicua di liquido). Se la donna è streptococco B positiva sarà necessaria la profilassi antibiotica.

Le cause iatrogene di parto pretermine, cioè quelle per cui il parto viene indotto dai medici, sono le emergenze cliniche. Si tratta di tutte quelle situazioni dove il prosieguo della gravidanza mette a rischio la vita della madre o del feto, e l’espletamento del parto è risolutivo del problema:

Grave preeclampsia
-Eclampsia o hellp sindrom
Sofferenza fetale
-Distacco di placenta (più frequente nelle placente previe o con altre anomalie di inserzione)
-Emorragia massiva materna
-Elevato rischio di rottura d’utero (in caso di precedente cesareo a breve distanza)
-Rottura prematura delle acque e severa perdita di liquido amniotico non trattabile con amnioinfusione.

Quando subentrano queste cause iatrogene purtroppo il parto diventa inevitabile per salvare la vita della mamma, del bambino o di entrambi. Prima delle 26 settimane di gestazione il tasso di mortalità e morbilità prenatale è molto alto. Dalle 26 alle 36 settimane invece diminuisce progressivamente, ma sono comunque necessarie particolari cure per questi bimbi maggiormente esposti a vari rischi.