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Gravidanze ravvicinate pro e contro: tra i rischi il parto prematuro

Gravidanze ravvicinate e parto prematuro

Per definizione, si intende per parto prematuro o pretermine quel parto che avviene tra le 22 e le 37 settimane compiute di gravidanza. Esso è la causa principale di molte complicanze neonatali, tanto più precocemente esso si verifica. In fondo se la gravidanza dura, di norma, 40 settimane il motivo sta proprio nel fatto che il piccolo ha necessità di crescere e svilupparsi; è vero infatti che il feto deve rendersi il più possibile capace di vivere fuori dall’utero. Gli organi del piccolo, in primis i polmoni, vivono 9 mesi di stasi e una volta avvenuta la nascita devono rendersi autonomi; il tutto può pero avvenire solo in un organismo pienamente sano.

Cause di parto prematuro

Le precise motivazioni che portano a un parto prematuro sono ancora sconosciute. Di certo, esistono situazioni e fattori di rischio; per esempio lo stress o il fumo sono tra le cause materne più diffuse di nascita precoce. Tuttavia, vi sono anche condizioni mediche e patologiche che lo favoriscono; ad esempio le infezioni dell’apparato genito-urinario, il diabete, l’ipertensione, la previetà placentare, e il ritardo di crescita. Chiaramente queste sono situazioni indotte, ma ne esistono altre spontanee come la rottura precoce e prematura delle membrane amnio-coriali.

Intervallo di tempo tra un parto e l'altro

Intervallo di tempo tra un parto e l’altro

Negli ultimi anni si sta facendo spazio una nuova teoria, che vedrebbe un rischio aumentato di parto prematuro se vi sono 6-9 mesi tra il parto avvenuto e la gravidanza successiva. Uno studio recente presentato al Pregnancy Meeting di San Diego ha dimostrato la correlazione tra le due gravidanze ravvicinate; il tutto non solo rispetto al parto prematuro, ma anche in relazione al rischio concomitante di partorire un bambino sottopeso. Il campione è di 11.500 donne che avevano già avuto esperienza di parto pretermine; i dati per l’appunto hanno evidenziato una recidiva quando l’intervallo è inferiore ai 12 mesi. La motivazione di tale fenomeno è da rimandare all’attività contrattile uterina, non solo precoce ma anche recente; le fibrocellule muscolari infatti hanno buona memoria, e perdono la loro capacità contenitiva quando non hanno il giusto tempo di rilassarsi.

Gli outcome della ricerca confermano quindi il legame tra gravidanze vicine e il rischio di non completare la gestazione; i massimi esperti del settore, però, commentano il lato positivo della ricerca. Infatti, grazie a questa scoperta è più facile per la donna mettere in atto manovre preventive di pianificazione familiare; in poche parole è meglio aspettare un anno prima di incorrere in una nuova gravidanza. Questo accorgimento non di poco conto potrebbe ridurre drasticamente i parti prematuri e le complicanze a esso associate.