La placenta: funzioni e importanza
La placenta è un organo temporaneo straordinario dalle mille funzioni; in primis, essa è la via che permette al feto di ricevere il giusto nutrimento e successivamente filtra gli anticorpi che dalla mamma passano al nascituro per proteggerlo. Chiaramente, la placenta, è fondamentale per allontanare gli agenti patogeni (tranne quelli più piccoli) e sostituisce buona parte degli organi fetali che si attiveranno solo dopo la nascita.
Miliardi di microrganismi tra virus, batteri e funghi, colonizzano il corpo umano, ma di questi ne esistono con funzioni benefiche come nel caso del microbiota dell’intestino e della flora batterica vaginale; la placenta, è la via di comunicazione più significativa tra mamma e feto e quindi proprio da questa è possibile comprendere l’eziologia di un parto pretermine.
Batteri e parto prematuro: il ruolo della placenta
Uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine ha correlato l’alta carica batterica della placenta col parto prematuro; la ricerca ha evidenziato che i batteri placentari sono in grado di caratterizzare la flora batterica del bambino.
In passato il parto prematuro era stato attribuito alla presenza di microorganismi presenti nella vagina, ma è stato notato dai ricercatori come questi non fossero poi presenti nell’intestino del piccolo; per tale ragione veniva costatato che i batteri dovevano per forza provenire anche da un altro organo o apparato, sempre prima del parto. Quindi, è probabile che l’origine sia proprio la placenta.
La ricerca sui batteri placentari
Il campione dello studio è rappresentato da 320 placente, di donne che avevano partorito a termine in modo naturale, o col taglio cesareo e altre ancora in epoca pretermine. Gli esiti hanno riscontrato 300 diversi tipi di batteri, molti dei quali potenzialmente patogeni; quest’ultimi sono stati messi a confronto coi batteri presenti in altre zone del corpo materno.
La rilevazione li ha ricondotti ai batteri del cavo orale materno. I batteri del cavo orale viaggiano nel corpo seguendo il flusso sanguigno e in tale modo arrivano alla placenta e quindi al feto. Non è strano quindi che donne gravide con patologie parodontali siano maggiormente soggette a nascite premature.