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Parto, il racconto di una mamma: “La mia esperienza positiva con l’epidurale”

Quando ho scoperto di essere incinta, dopo le prime emozioni contrastanti tra gioia, paura e incredulità, la prima cosa che ho pensato è che non volevo soffrire i dolori del parto. Ho cercato varie soluzioni, anche il cesareo, ma poi ho lasciato che la natura facesse il suo corso e mi sono informata sulla partoanalgesia, che prevede un’epidurale analgesica più che anestetica.

Parto epidurale opinioni

Dopo aver trovato la struttura sanitaria che offriva questa opportunità, l’ho scelta soprattutto per attenuare la paura del parto e per tenere a bada l’ansia, così ho fatto una visita con l’anestesista che mi ha spiegato come funzionava e quali erano i rischi dell’epidurale. Non poteva farla prima di una dilatazione di 4 cm o in presenza di un parto troppo veloce, perchè le contrazioni non avrebbero consentito di infilare l’ago.

Parto epidurale si sente dolore

Mi ha chiarito perfettamente che il parto indolore era una possibilità e solo al momento del travaglio si poteva valutare la situazione e decidere se effettuare l’iniezione e non era detto che avrebbe funzionato, infatti non a tutte prende allo stesso modo. Dopo quasi 42 settimane di gravidanza sono stata ricoverata per iniziare l’induzione al parto, come previsto in questi casi. Dopo quattro ore sono arrivati i primi dolori e in breve tempo è partito un travaglio veloce, le contrazioni erano molto ravvicinate. La bravissima ostetrica, capita la situazione, ha subito chiamato l’anestesista che, nonostante la dilatazione superiore ai 4 cm, ha provato a fare l’epidurale. Quando mi sono seduta sul lettino ho solo pensato che non volevo sentire più male e ho raccolto tutte le energie e la forza che non sapevo di avere per star ferma e immobile perchè volevo quel palliativo a tutti i costi.


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Quando l’ago dell’epidurale è stato inserito ho sentito come una scossa, ma non era dolorosa, e dopo circa una decina di minuti, i dolori si sono affievoliti. Questa situazione di benessere ha però rallentato le contrazioni del parto e mi hanno dovuto inserire una flebo con dell’ossitocina ed è tutto ripreso normalmente. I dolori non erano più tanto forti, ma riuscivo a sentire lo stesso un fastidio, un bruciore, una sensazione di dover andare in bagno. L’ostetrica mi diceva che ogni volta che avevo quella sensazione dovevo spingere e così è stato e dopo una decina di spinte è nato il mio primo bambino.

Epidurale sì o no?

Durante la fase d’espulsione l’anestesista era sempre presente per eventuali interventi e quando mi hanno messo dei punti per alcune lacerazioni ho sentito chiaramente il dolore, quindi le gambe non si sono addormentate del tutto. Per l’intera notte, insonne per l’adrenalina e le emozioni, ho avvertito, però, un dolore costante alla gamba, la sentivo tirare e solo in alcune posizioni riuscivo a stendermi. Il tutto si è risolto quando l’infermeria al mattino mi ha tolto il catetere dalla schiena che lasciano per eventuali complicazioni. Anche quando hanno sfilato il tubicino ho sentito una scossa. La mia esperienza del parto e dell’epidurale è stata molto positiva e il bambino si è subito attaccato al seno e non ha avuto problemi di alcun genere.