Il parto cesareo: cosa c’è da sapere
Il parto cesareo è un vero e proprio intervento chirurgico che consiste nell’estrazione del feto attraverso un’incisione della parete addominale della mamma. Questa pratica antichissima è consigliata solo in condizioni di estrema necessità, anche se spesso viene utilizzata senza un reale motivo. Il taglio cesareo consente un parto indolore, ma il post parto risulta più complesso rispetto a quello che segue il parto naturale. Il recupero post parto è, in questo caso, più lungo, e la madre può riportare dei fastidi dovuti alla cicatrice, oppure può incorrere nella diastasi addominale.
Taglio cesareo: quando si ricorre all’intervento
Generalmente, si ricorre al taglio cesareo quando la gravidanza presenta dei fattori di rischio. Si valuta, come prima cosa, la posizione del bambino. Se il feto non di è girato, e si presenta podalico, ovvero, con i piedi rivolti al canale del parto, si procede con un parto cesareo. Allo stesso modo, se la gravidanza è gemellare, in particolare se i feti condividono il sacco amniotico, il cesareo è più sicuro. Anche la conformazione fisica della madre potrebbe spingere i medici a scegliere questa procedura, se ad esempio la donna ha il bacino troppo stretto, oppure presenta la placenta previa, che copre il canale del parto. In questo ultimo caso un parto naturale potrebbe causare emorragia e mettere a rischio la vita della partoriente. Si sceglie di optare per il cesareo anche in caso di malattie della madre, come il diabete gestazionale, o la gestosi, oppure, in casi estremi, l’HIV. Spesso si sceglie l’intervento chirurgico anche se il peso stimato del feto supera i 4 kg. Generalmente il parto cesareo è programmato, ma può succedere che venga scelto quando il parto naturale è già in corso presenta complicazioni.
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Parto naturale o parto cesareo? Pro e contro
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la percentuale del parto cesareo dovrebbe essere mantenuta al di sotto del 15% sul totale, ma ancora oggi molte cliniche, soprattutto nel Sud Italia, lo utilizzano senza buone ragioni. Anche se il parto naturale non è programmabile, è senza alcun dubbio molto più sicuro per madre e bambino, richiede dei tempi di recupero più rapidi, favorisce il legame madre-figlio e l’allattamento al seno, grazie al contatto pelle a pelle nei primi attimi di vita. Anche se il taglio cesareo è un intervento sicuro, può creare rischi nel corso delle successive gravidanze, perchè il tessuto dell’utero inciso si cicatrizza ed è per questo meno elastico. Per questo, se il vostro medico vi propone di ricorrere ad un parto cesareo, chiedete di spiegarvi nei dettagli le ragioni che lo spingono a consigliarlo.
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Parto cesareo programmato
A meno che non sia effettuato d’urgenza, il cesareo è un parto programmato. Quando sussistono delle situazioni di rischio, per evitare che il travaglio si avvii spontaneamente, la data viene programmata prima del termine fisiologico della gravidanza. In genere il parto cesareo viene fissato tra la 37° e la 38° settimana di gestazione in modo da anticipare l’insorgere di eventuali contrazioni tipiche del travaglio. Prima dell’intervento, alla futura mamma viene applicata attraverso la schiena una cannula che servirà per somministrare l’anestesia spinale, ed un catetere che sarà rimosso qualche ora dopo il parto, quando riacquisterà la mobilità delle gambe. L’anestesia addormenterà le gambe della donna, ma le consentirà di stare sveglia per tutto il tempo.
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Parto cesareo: il video
Su internet si possono trovare molti video che parlano del parto, la maggior parte però sono concentrati su quello naturale. Il filmato in basso racconta nel dettaglio come avviene un parto cesareo, permettendoci di seguire la nascita in diretta. Essendo un intervento chirurgico si può pensare che la magia della nascita un pò si perda, ma non è così. Il personale medico saprà trovare un modo per coinvolgere i genitori nel lieto evento, anche in sala operatoria. Con il parto cesareo i papà avranno comunque la possibilità di assistere al lavaggio del bambino e, in alcune strutture ospedaliere, potranno essere presenti durante l’intervento stesso.
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Taglio cesareo e post parto
Il post parto che segue ad un taglio cesareo è un pò diverso dal decorso di un parto naturale. Come prima cosa la madre sarà alimentata attraverso la flebo per circa 24 ore. L’aspetto che più differenzia i due tipi di parto, però, è il più lento recupero del cesareo, che richiede anche 1-2 mesi, e la presenza di punti di sutura sull’addome, che possono rendere i movimenti molto dolorosi nelle prime settimane dopo l’intervento. La ferita richiede qualche attenzione, come nel fare la doccia, ma è raro che si infetti, e i punti in genere vengono tolti dai 7 ai 10 giorni dopo il parto. In passato si credeva che ci fosse un collegamento tra parto cesareo e diastasi addominale, un rilassamento dei muscoli della parete addominale che non tornano più allo stato originario. Si pensava che questa fosse provocata dal divaricamento delle fasce addominali durante l’intervento. Oggi, invece, si è scoperto che è la gravidanza una delle cause. La diastasi addominale si risolve in genere entro i 12 mesi dal parto.
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Cicatrice del parto cesareo: che aspetto ha e come si attenua
Un aspetto che preoccupa le future mamme è la famosa cicatrice a forma di sorriso, conseguenza del parto cesareo. Il segno sulla pelle, che può essere sia trasversale che longitudinale, è la conseguenza dell’incisione di addome e utero. In quanto ferita post operatoria, la cicatrice del parto cesareo ha bisogno di cure, ed è possibile applicare prodotti specifici per migliorarne l’aspetto estetico nel tempo. A volte il rimarginarsi del tessuto crea fibrosità e aderenze non risolvibili con le sole creme. In questi casi è fondamentale rivolgersi ad un fisioterapista esperto in trattamento del post parto.
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Rapporti sessuali dopo il parto cesareo
Durante il parto cesareo non si verificano lacerazioni, ma i punti di sutura all’addome possono creare fastidi e rendere più difficile avere rapporti. Il periodo del puerperio è per una neomamma molto stressante, e, in particolare nelle prime 6 settimane potrebbe sperimentare un calo della libido. Trascorso il primo periodo successivo al taglio cesareo, che può durare dalle 6 settimane ai 2 mesi, si può iniziare ad avere i primi approcci con il partner, ascoltando i limiti che il corpo impone in un momento così delicato. La ripresa post parto è diversa da donna a donna. Per questo è importante ascoltarsi e comunicare al partner le proprie sensazioni.
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