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Pancia dura in gravidanza rimedi: 7 suggerimenti

Molto spesso la pancia in gravidanza si indurisce, fin dal primo trimestre, ma non per forza si tratta di una contrazione. Tante volte, specie alla prima gravidanza, la pancia dura è una fisiologica reazione dell’utero che deve piano piano abituarsi all’invasione del nuovo organismo e alla dilatazione progressiva. L’utero è fatto di fibre muscolari lisce la cui contrazione è involontaria, cioè non è determinata dal cervello e dalla nostra volontà ma da altri tipi di stimoli di carattere ormonale o meccanico, esattamente come quelle dell’intestino.

Le fibre muscolari involontarie si muovono ad esempio se vengono sollecitate dal tocco, ecco perché durante il travaglio l’ostetrica a volte tocca il fondo dell’utero per stimolare l’arrivo della contrazione. Per lo stesso principio un massaggio al colon può essere d’aiuto per stimolare il transito intestinale. Quindi riassumendo, cos’è che può indurire la pancia in gravidanza? Toccare continuamente la pancia la induce sicuramente ad una reazione. Anche l’attività fisica può stimolare il movimento delle fibre, così come fare l’amore o alcuni cibi e bevande in grado di indurre il rilascio di alcuni ormoni.

Premesso che non sempre l’indurirsi della pancia è preoccupante, ecco però alcuni rimedi per rilassare l’utero quando tende a contrarsi:

  1. Sospendere l’attività fisica in corso
    Nelle gravidanze fisiologiche non è necessario sospendere del tutto l’attività fisica, anzi una leggera forma di esercizio fisico è sempre consigliato per prevenire i dolori posturali e altre patologie. Tuttavia, se a seguito di un esercizio o di una lunga passeggiata o in corso di faccende domestiche sentite la pancia diventare dura, vuol dire che è arrivato il momento di fermarsi e riposare in una posizione che possa rilassarvi.
  2. Il sesso deve essere delicato, con eiaculazione esterna
    Fare l’amore non è vietato ma è necessario interrompere se comporta dolore e fare in modo di “addolcirla” nelle posizioni giuste e con i ritmi più adeguati. È opportuno inoltre che l’eiaculazione sia esterna perché il liquido seminale contiene prostaglandine, sostanze in grado di stimolare le contrazioni.
  3. Eliminare fumo, cibi e bevande eccitanti
    Caffè, the, cioccolato, cocacola, semi di lino e ovviamente il fumo sono in grado di stimolare la contrattilità delle fibre muscolari involontarie. Se la pancia si indurisce spesso è bene limitarli al minimo o meglio eliminarli del tutto.
  4. Imparare a rilassarsi con la respirazione profonda
    Anche lo stress, uno spavento o un particolare stato di tensione mette in allerta tutto il corpo, specie il cuore che va in tachicardia, i polmoni che vanno in tachipnea e l’intestino che prende a contrarsi spasmodicamente. Se già normalmente siete dei soggetti ansiosi la gravidanza certo accentuerà quest’aspetto, e anche l’utero parteciperà alla tensione generale del vostro organismo. Imparare a riconoscere questi stati d’animo e a gestirli con il rilassamento, la respirazione e la meditazione può essere di grande aiuto non solo per detendere i muscoli involontari ma anche per un miglioramento generale della salute.
  5. L’aiuto dell’acqua calda
    Se la respirazione e il riposo fisico non servono e la pancia è ancora dura allora optate per il calore che ha una attività miorilassante: una doccia, un bagno o anche solo una applicazione locale di una borsa d’acqua calda saranno un toccasana.
  6. Magnesio e potassio
    Anche il magnesio e il potassio, spesso prescritti in caso di piccole attività contrattili agiscono come miorilassanti. Il magnesio inoltre è un ormone indispensabile a regolare l’umore e i ritmi vitali, come il sonno-veglia e la regolarità intestinale. Fate attenzione però ad assumerli nella giusta dose perché un loro abuso può determinare effetti contrari. Ecco perché le prescrizioni di integratori fai da te sono sconsigliate e in ogni caso è sempre meglio assumere queste sostanze dai cibi che li contengono.
  7. Farmaci Miorilassanti
    Esistono anche dei veri e propri farmaci mio-rilassanti prescritti dal ginecologo in caso di attività contrattile più importante, come il progesterone o la vasosuprina in caso di minacce di parto pretermine. Quest’ultima è da assumere solo in regime di ricovero.