Ovodonazione in Italia

Ovodonazione in Italia: come funziona e costi

Ovodonazione in Italia

Con le modifiche apportate ad una parte della Legge 40/2004 è possibile anche in Italia ricorrere all’inseminazione eterologa. Fino a pochi anni fa, infatti, alle coppie italiane non era concesso di utilizzare gameti esterni per poter ottenere una gravidanza. Dal 9 Aprile 2014 è invece possibile pure nel nostro paese. A regolare l’argomento ci pensa il Ministero della Salute che ha emanato delle linee guida e il Regolamento sulle donazioni, approvato dal Consiglio Superiore di Sanità. Inoltre, ad agosto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha stilato un documento che contiene le prescrizioni tecniche sulla donazione.

Fecondazione eterologa

Cos’è la fecondazione eterologa? Molti di noi, interessati in maniera diretta o no, si sono posti questa domanda, in luce anche del fatto che dal 2014 questa tecnica è entrata a far parte delle prestazioni a cui si può accedere anche in Italia. La fecondazione eterologa permette alle coppie che non riescono ad ottenere una gravidanza in maniera naturale, a causa dell’infertilità di uno dei due o di entrambi, di utilizzare gameti (ovociti e sparmatozoi) di donatori esterni.

L’ovodonazione, ad esempio, consente di unire in vitro gli ovociti presi da una donatrice e gli spermatozoi prelevati dal marito/compagno. Avvenuta la fecondazione, il ginecologo impianta il prodotto del concepimento nell’utero della moglie/compagna. Con l’arrivo della fecondazione eterologa in Italia un numero davvero grande di coppie è riuscita ad ottenere una gravidanza in maniera “più semplice” e “tranquilla”, senza dover fare viaggi all’estero.

In nazioni come Spagna e Grecia, infatti, l’ovodonazione è praticata da moltissimi anni. Le coppie che in passato si sono trovate ad affrontare questo problema hanno dovuto rivolgersi a centri specializzati situati all’estero.

ovodonazione in italia

Eterologa

Ogni tecnica di fecondazione assistita è in grado di offrire una percentuale di successo differente. Nei casi di fecondazione omologa, dove cioè vengono utilizzati i gameti della coppia, un fattore decisivo è soprattutto l’età materna. Per noi donne con il passare degli anni (over 35), la fertilità tende a ridursi. La qualità dello sperma ha invece un’incisione minore sulla probabilità di successo. Quando parliamo di ovodonazione le percentuali di successo in termini di ottenimento della gravidanza restano costanti. Questo succede perché la legge prevede che le donatrici abbiano sempre una età compresa tra i 20 e i 35 anni.

Ovodonazione

In Italia, all’eterologa possono accedere solo coppie eterosessuali, sposate o conviventi, che abbiano una sterilità comprovata al 100 %. I gameti vengono conservati nelle banche del seme. In Italia sono numerose e presenti in quasi tutti i centri che si occupano di sterilità. Donne di età compresa tra i 20 e i 35 anni e uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni, che desiderano compiere un gesto di generosità e di altruismo possono rivolgersi a questi centri e diventare donatori di gameti. Ovviamente per il donatore viene rispettata la legge dell’anonimato e sarà possibile tracciare la propria identità solo in caso di patologie del nato.

I donatori di gameti, donna o uomo, prima di essere “arruolati” saranno sottoposti ad alcuni accertamenti che sono utili ad eliminare qualsiasi dubbio sulla salute fisica e mentale. Successivamente verranno effettuati i dovuti screening, per escludere malattie di natura infettiva (HIV, epatite B e C, sifilide).

Donare la vita è una scelta importante che potrebbe rendere meravigliosa l’esistenza di molte altre persone. Pensaci anche tu.