Durante la gravidanza le variazioni di volume dell’addome e del seno potrebbero essere accompagnate da una sensazione di prurito. Tale percezione è quasi sempre fisiologica e legata anche all’aumento della produzione di ormoni. Se però alla sensazione di prurito è collegata la comparsa di orticaria è opportuno porre maggiore attenzione alla situazione ed in casi particolari rivolgersi al proprio medico. Vediamo insieme di cosa si tratta e di quando è opportuno preoccuparsi.
L’orticaria è un’eruzione cutanea improvvisa caratterizzata dalla comparsa di pomfi, puntini rossi sulla pelle e prurito. È possibile distinguere due tipi di orticaria: un’orticaria acuta e un’orticaria cronica. L’orticaria acuta è quasi sempre dovuta ad una reazione allergica di varia natura come ad esempio allergie alimentari (orticaria alimentare), punture di insetti, allergie ambientali (orticaria allergica) o effetti indesiderati dovuti all’assunzione di farmaci (orticaria da farmaci). L’orticaria cronica è invece legata a patologie autoimmuni. Situazioni come lo stress, l’abuso di alcool e caffeina punture di insetti, farmaci antinfiammatori ecc.. possono far ricomparire o aggravare la sintomatologia.
L’eritema da stress si manifesta con la classica sintomatologia di cui abbiamo parlato in precedenza. In questi casi la comparsa del rush cutaneo e del conseguente prurito è il risultato della somatizzazione della tensione fisica che abbiamo accumulato. I sintomi tendono a comparire improvvisamente ed in genere scompaiono nel giro di un paio di giorni. L’orticaria da stress può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo con prurito alle braccia, prurito al petto e alla schiena. In generale però si presenta soprattutto su viso e collo. Per il trattamento dell’orticaria è possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali. L’utilizzo di creme ed impacchi ad azione calmante e lenitiva sono quelli che aiutano maggiormente. Gel a base di aloe vera, impacchi o creme con fiori di camomilla o olio essenziale di malaleuca. Sarebbe prudente, se il fastidio non si risolve in un paio di giorni, rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Durante la gravidanza,soprattutto nel terzo trimestre, è abbastanza comune, come abbiamo già detto, avvertire una sensazione di prurito alla pancia e al seno. Questa manifestazione potrebbe essere legata ai fisiologici cambiamenti che interessano il corpo della donna durante questa fase. L’aumento di volume della pancia e delle dimensioni del seno determina uno stiramento dei tessuti che causa prurito. Inoltre anche l’attività ormonale della donna e l’aumento dell’afflusso di sangue ai tessuti può esserne la causa. Diverso è invece il prurito determinato da situazioni patologiche.
Esiste infatti una condizione detta colestasi gravidica che si presenta con sintomi simili all’orticaria. Questa patologia è dovuta ad una insufficienza epatica transitoria con accumulo di sali biliari nel sangue. Se tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza si avverte prurito intenso soprattutto durante la notte su mani, piedi schiena e tronco è opportuno rivolgersi ad un medico. Anche il diabete ha come sintomi il prurito, in questo caso dovuto alle alterazioni circolatorie che rendono la pelle secca.
È bene non sottovalutare mai il prurito in gravidanza, soprattutto se tende a non risolversi in poco tempo. In ogni caso, piuttosto che rimanere nel dubbio è meglio rivolgersi ad un esperto che sarà in grado si rassicurarvi.