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Omogenizzati: 10 punti da non sottovalutare

Iniziato lo svezzamento, ai bambini sono proposti omogeneizzati o liofilizzati per i pasti, ossia alimenti che subiscono un processo tale da rendere frutta, carne o pesce digeribile al bebè. Il termine omogenizzato è presente solo in Italia, nelle altre parti del mondo i classici vasetti di vetro in commercio sono definiti purea o passati, fatto sta il processo di omogenizzazione resta lo stesso. In questo articolo poniamo l’attenzione sui 10 punti da non sottovalutare riguardo sia gli omogeneizzati industriali che quelli fatti in casa.

Omogenizzati industriali:
1) Se si opta per l’acquisto dei vasetti in vetro, a prescindere dalla marca, bisogna leggere bene il contenuto di sale presente in ogni singolo omogeneizzato.
2) Bisogna controllare l’integrità del vasetto il vetro non deve esser rotto e dal tappo non deve traspirare aria.
3) Se il bebè ha problemi di evacuazione, può mangiare l’omogeneizzato di frutta alla pera dai 4 mesi di vita e alla prugna dai 6.

Omogenizzati fatti in casa:
4) Bisogna comprare prodotti di stagione
5) Per prepararli in casa se non si possiede l’omogenizzatore, si può bollire in acqua la carne precedentemente sgrassata, il pesce sfilettato o le verdure ben pulite in un pentolone per una media di 30/60 min, il tutto deve esser tagliato a tocchetti prima di esser cucinato, mantenendo da parte dell’acqua del brodo.

6) A cottura terminata si procede usando un frullatore con la caraffa e non quello ad immersione per evitare le eventuali bolle d’aria che potrebbero risultare poco digeribili. La consistenza deve raggiungere una crema, attenzione alla carne che deve esser frullata poca alla volta per poi esser messa nel brodo della minestra.
7) Se il preparato deve essere congelato, una volta raffreddato, versare il contenuto ottenuto in vasetti di vetro o di plastica sterilizzati, precedentemente con chiusura ermetica per non far passare aria.

8) E’ importante che gli omogeneizzati fatti in casa si conservino in congelatore non oltre i 6 mesi, perciò è consigliabile scrivere la data su ogni vasetto preparato.
9) Se si decide di omogeneizzare la patata questa deve esser mangiata subito e non deve esser assolutamente congelata né conservata in frigo perché cucinata sprigiona sostanze tossiche.
10) Gli omogeneizzati di frutta fresca non vengono cotti, si possono ridurre in pezzetti da grattugiare o da schiacciare anche con una forchetta, aggiungendo qualche goccio di limone per evitare che scurisca, mantenendosi in frigo massimo 24 ore.