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Non riesci a rimanere incinta? 10 domande che dovresti porti

Se stai provando ad avere una gravidanza che non arriva, prima di allarmarti hai un anno di tentativi d’avanti. Ci sono però delle domande che puoi porti per orientarti in una maggiore comprensione di te stessa, sia da un punto di vista fisico che psichico. Noi te ne suggeriamo 10, ma sicuramente tu nello specifico ne troverai delle altre.

1. Stai avendo rapporti nei giorni giusti?
Sembra banale ma molte donne sperano di uscire incinte con un rapporto o due al mese e spesso il fallimento è determinato solo dal fatto di avere rapporti nel momento sbagliato. L’ideale sarebbe avere rapporti a giorni alterni per essere sicuri di averne in quelli fertili. Oppure calcolare i propri giorni fertili, tenendo presente che il calcolo non è molto veritiero per i cicli irregolari, nei quali non si può prevedere se ci sarà ovulazione.

2. Hai un ciclo regolare?
Non sempre ma spesso la regolarità è segno di fertilità mentre nei cicli irregolari non avviene l’ovulazione. Quindi, se hai cicli molto imprevedibili non è una cattiva idea consultare il ginecologo per verificare se c’è ovulazione e se gli ormoni sono in regola. Se tutto è al suo posto e si tratta solo di un po’ di stress puoi provare questi metodi naturali per regolarizzare il ciclo.

3. Stai avendo rapporti completi con una penetrazione libera e piacevole?
Per uscire incinte bisogna lasciarsi andare. La fecondazione stessa non altro che “concedere ad una cellula estranea di penetrare nella nostra cellula”. L’abbandono ad una intimità libera e felice è il primo passo verso questo grande cambiamento che avverrà nel tuo corpo. Se hai ancora delle remore in questo, forse stai bloccando la fecondazione, perché questa paura nella tua mente si tradurrà con una rigidità del corpo che impedirà una corretta penetrazione. Inoltre, questa assenza di piacere non facilita la risalita degli spermatozoi e quindi ostacola ulteriormente il loro percorso.

4. Hai un stato di salute generalmente buono?
Spesso stati patologici cronici possono compromettere la fertilità, specie le malattie della tiroide, l’ipertensione, il diabete o le coagulopatie. Prima di pensare ad una gravidanza è sempre opportuno curare eventuali patologie alla base. Talvolta, se non ci si sottopone a controlli periodici si rischia di soffrire di patologie che non sono nemmeno mai state diagnosticate. Ecco perché è sempre opportuno fare gli esami preconcezionali quando si programma una gravidanza.

5. Quanti anni avete tu e il tuo compagno?
Se tu e il tuo compagno avete superato i 35 anni non siete più fertili come a 25, quindi è del tutto normale metterci un po’ più di tempo. Se però avete passato gli anta ed avere una gravidanza per voi conta tanto, è bene non aspettare troppo prima di agire con i controlli medici ed eventualmente con una fecondazione assistita.

6. Cosa mangi?
Una corretta alimentazione ha un ruolo in tutte le funzioni del nostro organismo. Per tanto è abbastanza scontato affermare che nella ricerca di una gravidanza va posta una particolare attenzione ai pasti, che devono essere sani, completi e regolari. L’alcol e il fumo inoltre riducono risaputamene la fertilità.

7. Quanto pesi?
L’obesità è spesso associata ad infertilità, perché il tessuto adiposo produce ormoni androgeni che inibiscono l’ovulazione. Se ti trovi in forte sovrappeso quindi correggere questa situazione con della sana attività fisica associata ad una dieta è importante per la salute in generale ma in particolare in vista di una gravidanza.

8. Hai subito dei gravi lutti?
I lutti stretti che riguardano i propri genitori, il compagno o i propri figli sono eventi fortemente traumatizzanti e stressanti anche per il corpo, perché inibiscono la produzione di ormoni del benessere come le endorfine e l’ossitocina. In queste situazioni il corpo può inibire l’ovulazione per impedire qualsiasi altra forma di stress fisico ed emotivo come potrebbe essere la gravidanza, che in questo momento non sarebbe sostenibile. Anche se i lutti non sono recenti, ma sono avvenuti in giovane età potrebbero comunque aver creato un blocco rispetto all’evento nascita, perchè che nelle associazioni mentali la vita è in stretto collegamento simbolico con la morte. Ecco che nel cercare una gravidanza possono riemergere a livello subconscio traumi che credevamo superati. Queste situazioni irrisolte meritano pertanto una attenzione da parte di tecnici come psicologi e psicoanalisti.

9. Hai avuti precedenti interventi all’utero?
Se nella tua storia clinica ci sono interventi sull’endometrio dell’utero, come ad esempio dei raschiamenti per interruzione volontaria di gravidanza, non è inverosimile che si sia creata una sindrome aderenziale che adesso impedisce un normale annidamento dell’uovo fecondato. Naturalmente maggiore è il numero di interventi maggiore sarà il rischio di aderenze.

10. I tuoi cicli sono particolarmente dolorosi?
Se ad ogni mestruazione non riesci più a proseguire con le normali attività perché senti dolori intensi che coinvolgono lo stomaco, l’intestino, l’utero e la schiena, talvolta fino ai muscoli delle gambe e accompagnati da emicrania, diarrea e vomito, questa condizione si chiama dismenorrea. Molte donne soffrono di dismenorrea, tuttavia se questa condizione si è verificata in un secondo momento ed è associata ad infertilità è il caso di indagare per escludere un’endometriosi.

Cosa significa per te avere un figlio? Questa domanda aprirà forse in te scenari inesplorati. Se vuoi un figlio ma non riesci ad averlo forse dovresti domandarti più profondamente quanto lo vuoi davvero in questo momento. Chiediti cos’è per te la maternità, cosa comporta, cosa cambierà nella tua vita e in quella con il tuo partner, cosa aggiungerà e cosa toglierà. Potresti trovarti a scoprire che semplicemente non sei pronta, che il tuo corpo non lo è, che hai delle paure che non sapevi di avere e potrai allora decidere di affrontarle o di aspettare un momento migliore per compiere il grande passo.