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Nodulo al seno durante l’allattamento: che fare?

Quando si inizia ad allattare i propri figli, alcune donne possono avere la classica “febbre da latte“, sintomo innocuo della notevole presenza di latte e del cambiamento ormonale che si sta vivendo. A volte, invece, lo stesso latte può provocare un nodulo al seno a causa di un ingorgo del suddetto o di un dotto ostruito.

Per chi allatta e ha allattato, sa bene quanto sia importante nutrire il bambino nei primi mesi e quanto questo atto possa essere liberatorio anche per lei stessa. Si sente la necessità di liberare il seno che diventa turgido in prossimità dell’orario in cui il piccolo deve mangiare e se il neonato salta una delle poppate regolari, dai capezzoli potrebbero iniziare anche ad uscire gocce di latte involontariamente. Questo perché ciclicamente, a distanza di ore, il seno di chi allatta si ricarica.

La mamma che durante l’allattamento riferisce di sentire un nodulo nella zona del seno interessata, in genere percepisce al tatto, attraverso la palpazione, una sorta di pallina dovuta, per la maggior parte dei casi, all’accumulo di latte non fuoriuscito. Ovviamente bisogna sempre fare delle visite mediche accurate, sentire il parere del proprio ginecologo e non affidarsi a consigli fai da te e questo è un obbligo sia verso se stessa che verso il piccolo.

In genere non bisogna preoccuparsi perché evidentemente la donna presenta un’enorme quantitativo di latte superiore alla richiesta del bambino, oppure il neonato, smettendo di succhiare per mancanza di fame, malattia o eventuali, fa sì che la madre non riesca a far uscire il latte che si concentra poi tutto nella mammella interessata creando questo ingorgo mammario.

Se il medico verificherà un’entità del nodulo diversa da un semplice accumulo di latte, si procederà con un iter medico differente. Ovviamente in questo caso la sintomatologia avvertita dalla paziente non si limiterà a sentire il seno turgido o una sorta di pallina palpabile al tatto, in casi più seri, vi sono arrossamenti, febbre e il capezzolo appare retratto e il momento della suzione diventa un vero incubo, accompagnando il tutto con un senso di malessere generale e brividi.

Per evitare un vero ingorgo mammario che potrebbe anche causare una mastite, bisogna sin dalla nascita del bambino favorire e sollecitare l’allattamento e quando non è possibile attaccare il neonato al seno si consiglia l’uso del tiralatte e come supporto un trattamento di impacchi caldi e freddi. L’allattamento deve essere vissuto con serenità e quindi quando si nutre il proprio pargolo è bene assumere anche una posizione comoda e massaggiare il seno prima di allattare per favorirne una migliore fuoriuscita.