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Ninna nanna: meglio quella cantata a voce o dal cd?

E’ risaputo che la ninna nanna è un momento importante per ogni bambino. Ora a ribadirlo ci pensa uno studio del Beth Israel Medical Center di New York che afferma che addormentare i piccoli con una melodia dolce migliora la qualità del sonno, regolarizza il battito cardiaco e stimola la funzionalità respiratoria. Ma in che modo è più giusto cantare la ninna nanna?

A quanto pare, per calmare il bambino e migliorare le sue funzioni vitali, l’ideale è che la ninna nanna venga canta da uno dei due genitori con il figlio in braccio, aggiungendo alla musicalità della voce il contatto caldo e protettivo.

Quindi è preferibile un contatto diretto tra bambino e genitore durante la ninna nanna e cercare di evitare, tranne in casi inevitabili, quella proveniente da un cd, da un registratore o dal computer. Perché? A spiegarlo è un’altra ricerca, questa volta condotta da alcuni studiosi in Finlandia, che sottolinea come questo tipo di ninna nanna possa rischiare di stimolare troppo il bebé e quindi renderlo troppo attivo, o peggio ancora, stressato.

Per far star bene i nostri bambini si torna dunque alle ninna nanna di una volta, quelle tramandate di generazione in generazione. Quale filastrocca è meglio scegliere? Non c’è una ninna nanna migliore di un’altra, l’importante è che sia dolce e soprattutto efficace da riuscire nell’intento di far addormentare il piccolo!