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Neonato: perchè è importante l’ecografia alle anche

Tra il secondo ed il terzo mese di vita i neonati vengono sottoposti ad un’ecografia alle anche per individuare eventuali alterazioni che, se trascurate, potrebbero compromettere la corretta crescita di questa specifica struttura ossea, con evidenti conseguenze alla deambulazione del bambino.

Già al momento della nascita e durante le successive visite pediatriche, il medico, attraverso un esame chiamato manovra di Ortolani, esegue un controllo della zona del bacino in cui si articola il collo del femore. Flettendo e ruotando le gambe del bambino, secondo una specifica sequenza, il pediatra valuta la funzionalità dell’articolazione.

Tra i 60 ed i 90 giorni successivi alla nascita, l’ecografia alle anche riesce ad evidenziare anomalie, tra cui la più diffusa, soprattutto tra le femminucce, è la displassia ovvero una lussazione congenita dell’anca, dovuta ad uno sviluppo anomalo della sua articolazione che ne compromette il corretto posizionamento della testa del femore. Tale problematica si sviluppa in epoca fetale ed evolve nei primi anni di vita provocando, se non trattata tempestivamente, conseguenze permanenti ed invalidanti.

Più che di una malformazione si parla di un ritardo dello sviluppo dell’articolazione nel periodo gestazionale. A seconda della gravità il trattamento varia dall’utilizzo del doppio pannolino per un periodo breve, circa un mese, o all’uso di una “mutandina rigida” per i casi più lievi, fino all’intervento chirurgico con l’utilizzo di divaricatori, per quelli più complessi.

L’ecografia è un esame diagnostico privo di controindicazioni, non invasivo né doloroso per il piccolino; attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni permette l’osservazione clinica della morfologia e della crescita delle anche. Il bambino viene adagiato sul lettino, i genitori lo aiutano a rimanere sdraiato prima su un fianco poi sull’altro, per agevolare il medico durante la visita.

In alcuni casi, per l’immaturità della zona osservata, il medico prescriverà una seconda indagine ecografica da effettuarsi dopo circa 45 giorni, al fine di escludere definitivamente qualsiasi tipo di anomalia.