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Neonato, cos’è lo stress della nascita e come combatterlo

L’esperienza del parto non è traumatica solo per la mamma, anche il bambino viene scombussolato da quell’evento intenso e meraviglioso. In particolare il neonato soffre di stress della nascita, un disagio dovuto al cambiamento, al passaggio delicato dalla sicurezza del grembo materno al mondo esterno, fatto di luci, suoni, odori, aria da respirare. Insomma, il rifugio caldo e accogliente viene abbandonato irreversibilmente e il piccolo potrebbe risentire del distacco. Venire al mondo è difficile, adattarsi al mondo lo è ancora di più.

Lo stress diventa maggiore se anche i mesi di gravidanza non sono stati sereni. Infatti, secondo le ultime ricerche, sembra che i bimbi percepiscano l’umore della mamma quando sono nella pancia e ne vengano in qualche modo influenzati. Secondo uno studio inglese, lo stress prenatale potrebbe influenzare lo sviluppo psicofisico del bambino, intervenendo negativamente sui geni che lo regolano. Addirittura sono state trovate correlazioni tra la depressione materna e l’accentuarsi di emozioni come la rabbia e la paura nel piccolo.

Per contrastare lo stress della nascita basta il contatto con la mamma. Una buona dose giornaliera di carezze aiuta il bambino a essere più sereno. Non serve altro che il gesto semplice e istintivo della mamma per calmare e rassicurare il piccolo.


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Sembra la scoperta dell’acqua calda, certo, ma avere la conferma anche scientifica che le nostre coccole fanno bene al bambino è una spinta ulteriore al contatto, senza timore di viziarli o fargli prendere cattive abitudini.

Le carezze fanno bene, il contatto pelle a pelle è fondamentale ed è scandaloso sapere che una mamma deve pagare per prendere in braccio il suo piccolo.