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Musica in gravidanza: perché fa bene ascoltarla

È risaputo ormai che la musica in gravidanza rappresenta un ottimo vantaggio per la madre ed il feto, in questo cammino di crescita interiore, sociale oltre che fisica.

Precedenti studi hanno già dimostrato che il feto percepisce e registra tutto ciò che proviene dall’esterno (suoni piacevoli, rumori, voci) e direttamente dalla diretta comunicazione con la madre (emozioni, stati d’animo, “pensieri”).

Infatti, sembrerebbe che far ascoltare musica al feto nel pancione potrebbe influenzare notevolmente il piccolo con cambiamenti duraturi a livello cerebrale.

Alfred Tomatis, un otorinolaringoiatra, ha decisamente specificato che la musica fatta ascoltare al bambino gli regala un forte senso di sicurezza. Questa situazione si ripresenterà proprio nel neonato, che fuori dal ventre materno, quando riascolterà le stesse canzoni la riconoscerà e si rilasserà.

Quale genere preferire? Mozart e Vivaldi sono, per esempio, sicuramente da prediligere proprio perché favoriscono una costanza nella frequenza cardiaca del feto, unita a maggiore coordinamento nei movimenti attivi fetali.

Altri studi, invece, si limitano a consigliare alle future mamme l’ascolto del genere che maggiormente gradiscono, proprio perché ciò induce una riduzione della pressione arteriosa della stessa e rilassatezza: questo stato psicologico si trasforma in “linguaggio biologico” ed in ormoni (riducendo quelli dello stress, come l’adrenalina), gli stessi che andranno in circolo e comunicheranno al bambino uno stato di benessere a 360 gradi.

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