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Montata lattea: quando arriva, sintomi e dolore

Montata lattea

La domanda più frequente quando si parla di latte, già in gravidanza, riguarda la montata lattea. Quando arriva? Innanzitutto è bene sapere che durante la gravidanza l’organismo provvede, sotto l’azione ormonale, a completare lo sviluppo anatomico e funzionale della ghiandola mammaria. Tant’è vero che già nel corso della gestazione è fisiologico che ci siano delle piccole secrezioni dal capezzolo.

Dopo il parto

Subito dopo il parto il neonato ha a disposizione il colostro, ovvero una prima secrezione appositamente prodotta dalla mamma per provvedere totalmente al suo fabbisogno nei primi giorni di vita. Questa sorta di precursore del vero e proprio latte ha varie funzioni. Esso dà il nutrimento, l’idratazione, l’immunizzazione necessaria al neonato oltre che il legame con la propria mamma. Inoltre la suzione del neonato permette di stimolare la produzione del latte dal seno.

montata lattea

Latte

Due-quattro giorni dopo il parto, al colostro si sostituisce il primo latte. Si parla di montata lattea quando il colostro cambia significativamente la sua composizione fino a raggiungere quella del latte maturo, attraverso un passaggio caratterizzato dal “latte di transizione”. Diminuisce la composizione di proteine e di sali minerali mentre aumenta quella dei grassi, in corrispondenza all’aumentato fabbisogno energetico del neonato.

La montata lattea ha sintomi specifici, che possono essere confusi con un potenziale evento patologico. I seni aumentano di volume, divengono turgidi, congestionati, caldi e spesso dolenti. Il latte dal seno comincia ad essere secreto abbondantemente e spesso anche in dosi superiori a quello che è il fabbisogno del bambino, già durante l’allattamento dei primi giorni.

Anche in seguito sarà la “domanda” del bambino a regolare la produzione del latte. La quantità di latte prodotta ogni giorno aumenta progressivamente per il primo mese di allattamento poi si attesta fra il I° e il 6° mese fra i 600 e i 900 grammi nelle 24 ore. Successivamente quindi la produzione si regolerà in base al bisogno giornaliero del singolo bambino. Più durerà la suzione, più stimolerà la ghiandola mammaria e più latte verrà prodotto per la poppata successiva.

Produzione di latte

Alla base del fenomeno della montata lattea e il mantenimento della sua produzione c’è un semplice meccanismo biologico. In poche parole aumenta la produzione di prolattina, la quale non è più inibita dagli elevati livelli di estrogeni e progesterone presenti in gravidanza. Dopo il parto tali ormoni si riducono considerevolmente a livello sistemico, e ciò permette l’aumento dei livelli di prolattina. Tale ormone ipofisario si trova alla base del meccanismo di produzione del latte. La precocità del manifestarsi della montata lattea dipende da quanto il bambino si sia attaccato al seno, stimolandolo con la suzione del colostro, sin dalle prime ore dopo la nascita.