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Montata lattea: i sintomi che sta per arrivare

Dopo il parto, ed entro una settimana dalla nascita del neonato, giunge la montata lattea dalle ghiandole mammarie. Si tratta del primo afflusso consistente di latte, e in questa fase, il colostro diviene più maturo, cioè ricco maggiormente di grassi e meno di sali minerali e di proteine.

Visto che la montata lattea arriva in un determinato lasso di tempo che varia dai 2 ai 7 giorni dal parto, vi descriviamo i sintomi che fanno capire alla donna il suo arrivo:

  1. Seni turgidi, gonfi e dolenti.
  2. La cute e calda e tesa.
  3. Le vene appaiono molto più definite sotto la pelle assumendo un colore visibilmente azzurrognolo.
  4. Aumento del volume del petto anche di diverse taglie di reggiseno.
  5. Ci si sente come tirare a partire da sotto le ascelle.
  6. Il latte fuoriesce anche con una semplice pressione sul capezzolo.
  7. In certi casi vi sono brividi, mal di testa e innalzamento della temperatura, quest’ultimo sintomo è meglio noto con il termine febbre da latte.

Se la montata lattea arreca dolore si può applicare una pezza bagnata e fredda sul seno oppure una garza imbevuta di olio alle mandorle per poi massaggiare le mammelle in senso circolare. Questo fastidio che si sente al petto ingrossato è per intenderci, come se qualcuno stesse tirando, a partire da sotto le braccia, il seno, e proprio ciò determina la montata lattea stessa.

Alcune donne soprattutto se hanno avuto un parto cesareo, vedono ritardare questa forte presenza di latte, iniziano ad andare in panico perché impaurite di non riuscire a nutrire adeguatamene il proprio bebè, così per stimolarla bisogna attaccare da subito al seno il neonato che attraverso la suzione la procurerà. Ma anche bere molta acqua e seguire una dieta bilanciata ed evitare situazioni stressanti favoriranno la rapida montata lattea.