Vi sarà capitato certamente di incontrare nei giardini pubblici e nei parchi mentre fate giocare vostro figlio il “ morsicatore seriale“, il bambino additato da tutti perché morde. La notizia si diffonde velocemente ed il bambino, oltre ad essere escluso dai giochi, vive insieme ai genitori l’isolamento, marchiato ormai come “essere immondo, pericoloso e cannibale”, assolutamente da evitare.
Ma andiamo ad analizzare il morso: perché è così mal visto? La risposta è antica: il morso ricorda il nostro essere animali, inoltre lascia segni veramente sgraditi sulla pelle di un bambino, recenti studi affermano che il ” morso” di un bambino di tre anni è pari in forza a quello sferrato da un cane. L’antiestetico orologio lo conosciamo tutti ed oltre ad essere orribile, fa male!
Quali sono le ragioni per cui il morso diviene patologico? Quando lo diventa? Nei primi anni di vita è normale che i bimbi possano passare dal gioco al morso soprattutto quando non si è abituati a condividere un giocattolo, non parlerei, come molti sostengono, di un età precisa in cui il bimbo deve smettere di sferrarne, piuttosto della frequenza che chiunque oggettivamente può verificare.
Se nostro figlio morde spesso appena ci distraiamo un attimo e quando i nostri occhi non sono puntati su di lui agisce con precisione chirurgica, allora da genitori maturi dobbiamo porci dei quesiti.
Abbiamo spiegato nel modo giusto a nostro figlio che non si fa? Il morso è forse una forma di comunicazione per cercare di attirare la nostra attenzione? Spiegare al bimbo che mordere fa male è importante. E’ necessario far capire al piccolo che lui non è sbagliato, ma che il morso non va bene, che fa male, per questo gli altri bambini piangono; spostare cioè l’attenzione dal soggetto (bambino) al morso (oggetto della questione).
Inoltre, è importante non enfatizzare la cosa perché se il bambino sta cercando attenzione e noi gliela diamo in qualsiasi forma, ripeterà il gesto poiché ovviamente la ottiene (anche sculacciarlo è una forma di attenzione).
Spesso il piccolo morsicatore seriale agisce perché in qualche modo si sente trascurato: nascita del fratellino, iscrizione a scuola, cambiamenti in casa, quindi infierire contro di lui è inutile e controproducente.