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Manovre pediatriche salvavita: guida ai genitori

Quando sono solo poche manovre a poter salvare la vita di un bambino, tutti dovrebbero conoscerle. Per questo motivo la Croce Rossa Italiana ha avviato questo progetto informativo dedicato a tutti i genitori, preparando dei brevi corsi e video corsi dimostrativi affinché tutti i genitori non rimangano sprovveduti e inermi in caso di ostruzione delle vie aeree, ma possano fare qualcosa per il loro bambino o quello degli altri e prevenirne il soffocamento. Soprattutto altrettanto importante è evitare delle manovre errate che rischiano di peggiorare la situazione.

Parliamo in questo articolo di bambini in età scolare. Tra le manovre scorrette ad esempio c’è quella di mettere le mani in bocca al bambino. Se pure questo gesto viene d’istinto per cercare di liberare le vie aeree dal corpo estraneo, va assolutamente evitato, perché rischia di spingere ancora più giù il corpo estraneo o di provocare spasmi di vomito, non funzionali in questa situazione. Nemmeno accalcarsi su di lui e creare il panico sarà funzionale.

Tra le cose da fare, invece, c’è innanzitutto quella di mantenere la calma fin quando il bambino riesce a tossire, piangere ed attirare la nostra attenzione. In questi casi sarà sufficiente invitarlo a tossire volontariamente. Spesso solo questo ci consente di risolve il problema. Se invece l’ostruzione diventa più profonda e il bambino non riesce a tossire né a respirare, porta le mani al collo e le labbra diventano bluastre sarà necessario:

1. Allertare i presenti che dovranno aiutare ed eventualmente chiamare i soccorsi
2. Afferrare saldamente da dietro il bambino e porlo con la testa verso il basso
Ci accovacciamo dietro di lui e passiamo il braccio sotto il cavo ascellare per arrivare con la mano ad afferrare il mento e a bloccarlo. Fatto questo appoggiamo il bambino con la pancia sul nostro ginocchio in modo tale che il busto sia declive con la testa puntata verso il basso, per favorire la fuoriuscita del corpo estraneo per gravità.
3. Diamo 5 colpi interscapolari

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I colpi devo essere dati in modo secco e deciso con la mano a piatto. Il punto da colpire è tra le due scapole (quelle due ossa sporgenti dietro la schiena che sembrano ali) e la mano deve essere diretta lateralmente per non colpire la testa del bambino. Di solito questa manovra e abbastanza risolutiva. Ma se così non fosse e nel frattempo non sono arrivati i soccorsi si può tentare un’altra manovra.
4. La manovra di Heimlich
Rimettiamo il bambino in posizione eretta. Posti dietro di lui, avviciniamo la sua schiena al nostro torace e teniamo il suo capo affianco al nostro viso. Poniamo il nostro indice sinistro sull’ombelico e il pollice tra le arcate costali, disegnando una c. All’interno di questa C formatasi tra pollice e indice, poniamo l’altra mano chiusa a pugno con pollice verso l’interno. Sciogliamo la C (che serviva solo a reperire il punto esatto) e utilizziamo questa mano per porla a piatto sul pugno e coadiuvare le spinte. Le spinte devo essere condotte dal basso verso l’alto. Questa manovra se ben condotta difficilmente non funziona. Ma qualora fosse inefficace alterniamo 5 colpi interscapolari a 5 pugni. A questo punto è opportuno allertare il 118.

Se il corpo estraneo non è ancora uscito e il bambino ha perso coscienza, si possono mettere in pratica:

Respirazione bocca a bocca
Riponiamo il bambino a terra con la faccia verso l’alto. Diamo alla testa una lieve flessione e con una mano tappiamo il naso e con l’altra teniamo la bocca aperta. Controlliamo se ci sono corpi estranei che affiorano in superficie e solo in quel caso procediamo all’estrazione. Altrimenti cominciamo la respirazione soffiando nella bocca del bambino per 5 volte.

Massaggio cardiaco
Se il bambino non è ancora rinvenuto in attesa dei soccorsi procediamo con un massaggio cardiaco. Scopriamo il petto e poniamo il palmo della mano sulla metà inferiore dello sterno, al centro del torace. Con il braccio rigido e con il peso di tutto il corpo effettuiamo 30 compressioni. Con l’altra mano sulla fronte manteniamo la testa in in lieve estensione. Alterniamo con due respirazioni, controllando sempre prima che il corpo estraneo non sia affiorato in bocca per circa un minuto. Ripetiamo i cicli di 30 massaggi più due respirazioni per altre due volte in attesa che arrivino soccorsi.