foto urlare non serve capricci

Mamme: Vostro figlio vi fa arrabiare? E’ perchè vi somiglia

Ecco perché le mamme litigano con i figli

Care mamme, inutile chiedervi se avete mai litigato con i vostri figli. Se vi domandassi però se ce n’è uno, in particolare, con il quale discutete di più, sapreste rispondermi? A fornire la soluzione Marta Segrelles, psicologa e membro del Collegio ufficiale degli psicologi in Catalogna. La donna ha infatti teorizzato quello che Freud chiamava “meccanismo di proiezione”: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

La teoria

Specialmente quando sono molto piccoli, ma anche quando iniziano a crescere e diventare grandi, è assolutamente normale che con i figli si creino dissapori e malumori. Immaginate di analizzare, tutte le volte, con quale dei vostri ragazzi litigate di più, e per quali motivi: vi accorgerete che spesso, a farvi mettere le mani tra i capelli, è proprio il figlio che vi somiglia di più.

foto urlare non serve copertina

Leggi anche: Primogenito più intelligente del secondo figlio? Lo dice la ricerca

La psicologa Marta Segrelles ha spiegato infatti che si tratta di una sorta di “effetto a specchio”: questi genitori è come se rivedessero, nei loro figli, atteggiamenti dei quali in passato si sono pentiti e che avrebbero voluto evitare. Per far sì, dunque, che il proprio ragazzo non ripeta lo stesso sbaglio, il genitore finisce con il litigarci.

Questa teoria, secondo gli esperti, è legata a quella per cui se a primo impatto una persona non ci piace, è perché la vediamo troppo simile, quasi come un riflesso di noi stessi. Facciamo un esempio pratico: se qualcuno ti dà del poco intelligente ma pensi che non sia vero, questo non ti influenzerà. Al contrario, se qualcuno ti definisce grasso e pensi che abbia ragione, quel commento ti farà del male, perché tu ne hai la convinzione e non ti sei ancora accettato.

foto_rimprovero

Per lo stesso motivo, alcuni nostri aspetti caratteriali o le manifestazioni di alcuni sentimenti negativi potrebbero essere stati provocati inconsciamente dai nostri genitori. E quando proviamo a rifiutare quello che in realtà siamo, iniziano le liti. “Non sarò mai come te!”: quante volte vi è stata pronunciata questa frase da vostro figlio? Eppure non sa che siete più simili di quanto crediate.

In psicologia questa teoria è chiamata “proiezione”, che si verifica quando qualcuno attribuisce a un’altra persona sentimenti, pensieri o impulsi propri, che però non riesce ad accettare. In poche parole: accusiamo l’altro di atteggiamenti che abbiamo noi. E, nella maggior parte dei casi, l’altro è il figlio che più vi somiglia.

Leggi anche: Il figlio maggiore è il migliore: le prove che lo dimostrano

foto_rimproverare

La soluzione

Come superare tutto ciò? Semplice: ogni persona dovrebbe accettarsi, con i propri pregi e con i propri difetti, senza giudicare gli altri e senza puntare il dito costantemente. Abbiate il coraggio di mostrare come state, di non nascondere il vostro stato d’animo. D’altronde,

Ciò che neghi ti sottomette, ciò che accetti ti trasforma.

Carl Jung.